Sony finalmente seppellirà gli ultimi floppy disk

26/04/2010 12:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews00130 anni di carriera per il dischetto che è stato veicolo di dati nell’era pionieristica dei personal computer e per metà della vita dei Mac.
Il 15 agosto 1998 Apple metteva in commercio l’iMac, non solo il computer della nuova gestione Steve Jobs (la seconda) ma il primo di tutto il panorama di allora senza lettore di dischetti floppy disk da 3,5 pollici.

17-08715b_floppydisksonyDovevano passare altri 4 o 5 anni prima che i maggiori produttori di PC cambiassero mentalità, abbandonando questo vetusto media. Erano ormai più che maturi i tempi del CD, prima quello in sola lettura e poi quelli masterizzabili/riscrivibili. I DVD sarebbero arrivati solo anni dopo e pure i drive USB con memoria solida.

L’unico mercato ancora significativo per i floppy disk è l’India. Il futuro sembra proiettato verso un altro livello, direttamente sul “cloud”, lo storage virtuale su Internet dove non ha più alcuna importanza dove sono collocati fisicamente i dati.

Tanti bit sono passati sotto le testine dei drive eppure qualcuno ancora produce i floppy disk di seconda generazione (quelli da 5 pollici ed un quarto sono la preistoria) adottati dal Macintosh del 1984, anche in versione doppia.

Dal Giappone arriva la notizia che Sony terminerà di fornire a chi usa ancora un computer vecchio stampo i drive da 1,44 MB. Lo farà tra quasi 10 mesi, dal 6 marzo 2011, esattamente 30 anni dopo il lancio sul mercato informatico.



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