Apple dà alla comunità il nuovo WebKit2
09/04/2010 08:00 CET
Apple lancia le basi per un engine dei browser sempre più evoluti e, questa volta, punta a sistemi indipendenti che non mandino in crash l’intera applicazione, se interrotti.
A 6 ore di distanza dalla presentazione di OS 4 da Cupertino, Anders Carlsson e Sam Weinig di Apple hanno annunciato alla comunità degli sviluppatori il rilascio di WebKit2.
Il framework è alla base dei più moderni browser, come Safari, Chrome, iCab, quello di Nokia per Symbian, di Google per Android e di Palm per webOS.
La nuova versione porta la gestione di processi separati per HTML, JavaScript ed altre componenti. Quando una di queste si interrompe improvvisamente non influenzerà l’intera applicazione. Qualcosa già visto con Mac OS X, di derivazione UNIX, che al contrario del precedente Mac OS “Classic” non manda più in crash l’intero sistema operativo, se un software smette di funzionare.
L’idea sarebbe nata dall’osservazione di come già oggi Chrome gestisce queste componenti con “split process”. Sarà utile per il “buggoso” plug-in Flash che, sembra, essere uno di quelli responsabili del maggior numero di crash di Safari.
WebKit2 è disponibile sia in versione Mac che Windows, chi volesse fornire ulteriore codice per ampliare le piattaforme potrà farlo.