La tattica dell’aumento non è regolata su App Store, eppure
22/03/2010 07:04 CET
Chissà se hanno dato più fastidio le violenti critiche fatte dallo sviluppatore ad Apple oppure un prezzo che saliva all’infinito senza alcuna motivazione.
Thomas “Tommy” Refenes non era stato tenero con Apple, in un recente discorso alla Game Developer Conference lo sviluppatore indipendente di giochi aveva definito terribile l’App Store.
Dopo un anno di disponibilità online il suo “Zits & Giggles” (simulatore dermatologico) era stato proiettato senza ragione alla soglia degli spropositati 400 dollari di prezzo, ma è durato poco. Apple lo avrebbe rimosso dal negozio dei software e non avrebbe fornito alcuna spiegazione al suo proprietario, questo almeno quanto raccontato da Refenes a Kotaku.
Secondo quanto aveva notato lo sviluppatore l’aumento del prezzo aiutava le vendite: quando il software era passato a 15 dollari ne aveva subito venduti 3, quando aveva raggiunto i 50 dollari altri 4 l’avevano comperato. Ben in 14 lo avevano scaricato al prezzo di 300 dollari.
L’innalzamento del prezzo è libero e consentito anche se immotivato e quindi, ufficialmente, Refenes non ha infranto alcuna regola dell’App Store.