Via i nudi da App Store, ma Playboy ed i costumi di SI?

22/02/2010 07:03 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Puritanesimo ai massimi livello, con naturalmente un sacco di incoerenza. Apple torna a fare pasticci sull’App Store.
Le paranoie di Apple, in merito ai contenuti pseudo-erotici celati dentro ai software distribuiti da App Store, si elevano.

A quanto pare a Cupertino si sono inventati nuove regole, che gli sviluppatori devono seguire se vogliono vedere approvate le applicazioni che creano per iPhone/iPod touch.

Niente bikini, niente silhouette che fanno intuire forme eccitanti, nessun uso di parole (ovviamente in inglese, capiranno anche tutte le declinazioni in altre lingue?) come “sesso”, “seno”, “sedere” e pure quelle gergali, niente “pelle” in mostra (e giù a ridere chiedendo se un burqa poteva soddisfare), etc.

Sarebbero oltre 5.000 i software eliminati da App Store per questi motivi, fino ad una eventuale correzione.

Ad InformationWeek Apple avrebbe risposto che molte lettere di lamentele sono state ricevute sui contenuti discutibili.

Nemmeno fossimo nell’epoca vittoriana: “niente sesso, siamo statunitensi”? Ma invece le lotterie e giochi con il denaro vanno benissimo per i confusi consori… forse per le pressioni di chi abita nel Nevada?

Detto ciò qualcuno saprebbe spiegare come mai l’applicazione ufficiale di Playboy è regolarmente in vendita su App Store USA, come anche le immagini delle modelle/sportive in bikini di SI – Sports Illustrated (da anni) e molte altre?



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