L’energia è il prossimo business di Google
22/02/2010 07:00 CET
Più che pensare di venderla Google pianifica di acquistarne grandi quantità, ma se proveniente da fonti rinnovabili.
Dal 18 giugno del 2007 la sede principale di Google a Mountain View ha ricoperto con pannelli solari i tetti ed i parcheggi all’aperto (come si vede dall’immagine a lato).
Il sole californiano fornisce l’energia necessaria per accendere le luci ed alimentare i computer degli impiegati, non è ancora così abbondante da poter essere immessa sul mercato. Si tratta di 1,6 MegaWatt.
Con la nascita di Google Energy l’azienda di Eric Schmidt vuole muoversi più agevolmente tra i fornitori di corrente per acquistare una gran quantità di energia verde, prodotta da fonti rinnovabili. Non ne riesce a trovare abbastanza.
Attualmente Google paga molto per alimentare i propri data center e spinge per usare la corrente più ecologica, sfruttando così anche i crediti energetici disponibili. Google vuole diventare neutrale per le emissioni di anidride carbonica in atmosfera.
Intanto però la FERC – Federal Energy Regulatory Commission ha concesso a Google Energy, da domani, l’autorizzazione per diventare a tutti gli effetti un operatore dell’energia negli Stati Uniti, ma ancora non significa che i californiani del nord potranno presto abbandonare la PG&E e scegliere Google Energy come fornittore di corrente.