Greenpeace: Apple è assai poco ecologica
28/08/2006 07:00 CET
L'indagine di Iza Kruszewska, Greenpeace International Toxics Campaigner, si basa su informazioni pubbliche rilasciate dalle aziende.
Uno studio che però lascia perplessi in qualche aspetto.
Certo è che per il semplice fatto che non si trovano informazioni sul sito aziendale o nei documenti pubblici, non è detto che su un particolare tema tali aziende non siano sensibili o che non abbiano intrapreso iniziative. Altrettanto sicuramente questa non è una buona scusa per dichiararsi un soggetto particolarmente ecologista e trasparente. Tuttavia questo è stato il criterio di valutazione scelto dell'organizzazione ecologica.
Il metodo di valutazione è basato su 9 criteri, se la risposta è negativa il punteggio è 0, se parzialmente negativa il punteggio è 1, se parzialmente positiva il punteggio è 2 e infine se positiva il punteggio è 3. Il totale viene diviso per 3 ed ecco il voto. E' valutata con maggiore attenzione l'eliminazione delle sostanze pericolose rispetto al riciclaggio perché, finché non viene intrapreso questo passo, un riuso e riciclaggio sicuro dei componenti non sarà possibile.
Diciamo subito che Apple non se la passa bene archiviando un punteggio di 2,7/10 tra le 14 aziende considerate. Fanno peggio della società di Steve Jobs solo Acer (2,3/10), Motorola (1,7/10) e Lenovo (1,3/10), in vetta troviamo Nokia e Dell, che raggiungono il voto di 7/10, ma non si tratta di un pari-merito, Nokia per Greenpeace è la migliore.
Va da sé che, in base alla metodologia adottata, nessuno potrà mai raggiungere 10 (ma questo Greenpeace non lo scrive nel report, anzi continua a indicare in decimi il punteggio, ndr), ma 9.
Nell'analisi fatta su Apple risulta curioso il motivo per il quale, alla domanda sull'eliminazione dei prodotti contenenti PVC – Cloruro di PoliVinile e a quella sui prodotti con BFR – Ritardante di Fiamma Brumurato (non solo quelle contenute nella normativa europea RoHS), benché le risposte ottenute siano identiche, dalla prima voce Apple archivia un "parzialmente negativo" che vale 1 punto e alla seconda un "negativo" che vale 0 punti.
Il giudizio globale che Greenpeace appioppa ad Apple è il seguente: "per un'azienda che reclama la leadership nei prodotti di design, Apple ottiene un punteggio negativo in tutti i criteri. L'azienda fallisce nell'abbracciare i principi precauzionali, celando la lista completa delle sostanze regolate, non fornisce le tempistiche per eliminare sostanze tossiche come PVC e non sembra interessata ad eliminare il BFR. Apple agisce con leggerezza nel ritiro e riciclo ma almeno indica il quantitativo dei prodotti elettronici riciclati".
Greenpeace afferma di voler continuare ad aggiornare la lista ogni trimestre e che ogni azienda può migliorare il proprio status ecologico.