PC e cellulari, sta per arrivare una tassa salva SIAE
11/12/2009 22:30 CET
E’ in arrivo una nuova tassa da 2 o 3 euro per retribuire la SIAE, che ha i bilanci incapaci di retribuire gli artisti gabbati dalla pirateria. Aggiornato.
Cattive notizie all’orizzonte per i possessori di un telefono cellulare in Italia, praticamente chiunque, oltre ai computer, molti meno.
Oggi pomeriggio le agenzie hanno riportato quanto ha raccontato l’amministratore delegato di Fastweb, Stefano Parisi, in occasione delle Giornate Marconiane: è allo studio una nuova tassa sull’acquisto di telefoni cellulari e computer da 2 o 3 euro per far generare 200 milioni di euro da destinare alla SIAE – Società Italiana Autori ed Editori.
Difficile giustificare la correlazione tra l’uso di un computer o telefono cellulare con il diritto d’autore, ma tant’è. La pirateria, evidentemente, si combatte facendo pagare un balzello generalizzato.
Sembra di ricordare le varie tasse imposte su videoregistratori e supporti di registrazione di anni lontani, ma che forse continuano ad esistere ancora nonostante tali prodotti siano ormai estinti.
I ministeri coinvolti sarebbero sia quello dei Beni culturali che dello Sviluppo economico.
Aggiornamento del 14/12/2009: SIAE alza le barricate e risponde che il pagamento della “copia privata” non è una tassa ma un compenso al lavoro di autori, editori, produttori ed artisti interpreti.