Steve Jobs & Steve Jobs

23/08/2006 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Gli sviluppatori sono più degni della preziosa attenzione del CEO di Apple rispetto ai “comuni mortali” che vogliono solo stringergli la mano. Da due eventi pubblici, ecco le prove.
Steve Jobs è l’ammirato e idolatrato co-fondatore di Apple, un uomo certamente geniale che è riuscito a sfondare come imprenditore.

Tutto questo lo avrà aiutato nei rapporti con i suoi primi estimatori?

C’è chi varca oceani per andare a vedere un suo keynote di persona, magari pagando qualche migliaio di dollari e restando in fila per ore. Poche le speranze di avvicinare Mr Jobs e magari riuscire a dirgli una banalità del tipo: “bravo, con i tuoi computer mi hai reso la vita e il lavoro migliori”.

Insistono lo stesso, ogni anno, la mattina del keynote del Macworld Expo, si riconoscono questi strani personaggi, mentre si scorrono le facce intirizzite fuori al Moscone Center fin dalle 6 del mattino.

00774b_wwdc06jobsdeveloperEbbene è successo un fatto eccezionale durante l’ultimo WWDC, ce lo testimonia l’amico Florian con la foto che vedete accanto e che ci ha autorizzato a pubblicare.

Un tizio qualunque, sfidando i due feldmarescialli in gonnella delle pubbliche relazioni che coprono costantemente le spalle a Mr Jobs in queste occasioni, è riuscito non solo ad avvicinare il capo di Apple ma pure a parlargli e, udite-udite, ad attirare la sua attenzione, mostrandogli qualcosa dal suo computer portatile.

E’ ignoto il nome dell’impavido e cosa gli stesse mostrando ma, per qualche decina di secondi, Steve Jobs è sembrato veramente interessato all’argomento della conversazione.

Non era mai successo a memoria d’uomo.

Siamo testimoni da svariati anni di quello che accade appena terminato lo show del keynote introduttivo ai vari Macworld Expo e Apple-Expo: passati i primi minuti di bolgia per smobilitare dalla sala e recarsi nel salone delle esposizioni, restano sotto il palco solo gli aficionado, i dirigenti di Apple e quelli invitati di altre aziende.

Steve Jobs ricompare dai tendoni laterali e passeggia sino alla prima fila di poltroncine, per salutare i suoi più stretti collaboratori.

Nell’ultima edizione del Macworld Expo di San Francisco, lo scorso gennaio, abbiamo seguito con la telecamera di setteB.IT il percorso tipico di ogni edizione: pacche sulle spalle all’ex vice presidente degli Stati Uniti ora consigliere d’amministrazione Apple, abbraccio con il responsabile del design industriale, complimenti allo sparring partner del marketing per la presentazione sul palco, ringraziamenti sentiti al presidente del nuovo fornitore di chip e via di questo passo.

Uno Steve Jobs cordiale con tutte le persone di sua conoscenza, che sorseggia di tanto in tanto quella che sembra una tisana calda.

Purtroppo, tra un VIP e l’altro a cui non negare un saluto caloroso, c’è sempre qualche “sprovveduto” che vuole dire qualcosa al CEO di Apple.

Vi vogliamo proporre con questo breve filmato (3,9 MB) il diniego di Steve Jobs a stringere anche solo la mano ad un ragazzo che, pur avendogli porto l’avambraccio in due occasioni davanti alla mano destra, torna a casa con le pive nel sacco.

Immaginiamo che Steve Jobs non portasse del rancore particolare verso questa persona ma, sta di fatto che il tizio sarà rimasto piuttosto scontento da questo deludente incontro ravvicinato con il suo idolo. Il CEO di Apple ha continuato a stringere mani a chi voleva lui, dopo questo “incidente di persorso”.

Steve Jobs, negava qualunque tipo di cordialità al soggetto, motivandola pure con ampi gesti e spiegazioni da quattro soldi (tipo: “scusa, ho un eczema della pelle ed è contagioso” oppure “scusa, la mia religione orientale mi impedisce di toccare gente più alta di me”? ndr); lui accennata un sorriso di circostanza e, con la sua giacca di cuoio con tanto di dragone ricamato sulla schiena, girava l’angolo e si allontanava mestamente.

Eppure anche Madonna (la cantante), recentemente a Roma per un concerto, ha concesso una stretta di mano ad alcuni dei suoi fan… che continueranno così con maggior vigore, a comperare le sue canzoni.



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