UK, l’iPhone era meglio quando era peggio?
04/11/2009 22:30 CET
Anche i britannici assaggiano la medicina che purga molti altri, italiani compresi. L'uso del traffico dati limitato, anche se arriva lo streaming per la prima volta.
Anche i britannici assaggiano la medicina che purga molti altri, italiani compresi. L'uso del traffico dati limitato, anche se arriva lo streaming per la prima volta.
Dal 10 novembre in Gran Bretagna l'iPhone non sarà più trattato solo dal carrier O2 ma anche da Orange UK (in attesa di Vodafone e, chissà, in futuro anche 3), in procinto di fondersi con T-Mobile UK.
Si dice che la maggior concorrenza faccia bene al consumatore. Sarà, ma un'offerta deludente degli abbonamenti ha già smorzato i primi entusiasmi britannici. Non solo.
Se O2 lasciava libertà di utilizzo del traffico dati (come in USA), adesso con Orange arriva il limite mensile di 750 MB. Scoppia la "tragedia" in Gran Bretagna, ma ignorano che è la quasi norma del cartello internazionale che disconosce le flat su rete mobile, applicate solo dai carrier più moderni. "Abbiamo verificato anche in altre nazioni europee che l'utente non non consuma troppi dati, mediamente meno di 200 MB" riferisce Orange dal canale Twitter, forse facendo finta di non capire che proprio i limiti mensili scoraggiano i clienti a "muoversi" liberamente su Internet con lo smartphone di Apple.
Senza addentrarci troppo in un argomento locale, la novità interessante è però che: "lo streaming non è vietato". Orange mostra i filmati su rete 3G.
Alcuni software distribuiti via App Store continuano ad avere il divieto di effettuare streaming video su rete cellulare.
AT&T aveva dichiarato di lasciar cadere il divieto di servizi VoIP ma non aveva comunicato nulla sullo streaming. Come è giusto adesso, finalmente, Apple (che non si esprimeva) deve aver concesso ai singoli carrier di decidere in autonomia se diventare neutrali o no sull'uso che si fa del traffico dati.
Che succederà in altri paesi?
