Google fa vendere musica, ma lascia fuori iTunes
29/10/2009 07:00 CET
di Fabio M. Zambelli
Sarà sempre più facile cercare la musica che si desidera e Google suggerirà dove andare ad ascoltarla o comperarla. Esclusi Amazon MP3 ed iTunes.
Sarà sempre più facile cercare la musica che si desidera e Google suggerirà dove andare ad ascoltarla o comperarla. Esclusi Amazon MP3 ed iTunes.
Nella
notte Google ha
ufficializzato da Los Angeles l'aggiunta dei risultati musicali tra le risposte.
Google Music c'è ma non si vede, certo si sente. Se siete in USA.
Non parte alcun negozio di musica, come qualche sprovveduto poteva credere, a Mountain View non si gettano in un'avventura dove iTunes Store la fa da padrona. Delegano e continuano a fare quello in cui sono specializzati: il motore di ricerca.
Digitando il nome di un artista, un titolo di una canzone o parte del testo appariranno dei link per l'anteprima ed eventualmente l'acquisto di tali canzoni. Se cliccati si aprirà una finestra supplementare per ascoltarle, ironicamente sarà indicata la compatibilità di quell'MP3 con iTunes (quindi iPod/iPhone).
Google ha optato per soluzioni "alternative" e non per i collegamenti con i big del mercato come Amazon o Apple.
E' stato scelto, come spesso accade, di partire con un servizio riservato agli Stati Uniti (anche perché nella gran parte dei casi non vendono fuori dai confini nazionali iLike/MySpace e Lala mentre non suggeriscono similitudini imeem, Pandora e Rhapsody), lasciando qualche speranza che prima o poi anche il resto del mondo ne possa godere.
Quindi da un accesso al web con IP localizzato in Italia non potremo vedere questi risultati da Google. Accontentiamoci di questo
video per la dimostrazione.
Diversamente aveva agito YouTube per la vendita delle
colonne sonore dei video pubblicati online. Da circa un anno in alcuni paesi compaiono dei tasti che rimandano ad iTunes Store e ad Amazon MP3 (in Italia solo in primo) per comperare la canzone.
Ecco, oltre alle quattro principali etichette della musica mondiale, i partner di Google per questa iniziativa.