Digitale terrestre, l’incertezza non aiuta

18/08/2006 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Quanti televisori non integrano ancora i sintonizzatori per la DTT? Il piccolo ma significativo sondaggio nei maggiori punti vendita dell’hinterland milanese dimostra il divario dell’organizzazione nostrana rispetto a quella statunitense. Aggiornato.
I politici si accapigliano sulla data del definitivo switch off della televisione analogica italiana (in standard DVB-T), in favore della televisione digitale terrestre.

Prima il 2006, poi il 2007 e il 2008, infine il 2010 e magari il 2012 (data finale concessa dalla UE). Insomma “tempi lughi” come dice l’attuale ministro Paolo Gentiloni.

Nel frattempo alcuni canali televisivi sono in crisi finanziaria perché avevano investito per tempo sulla nuova tecnologia, altri canali possono permettersi il “doppio gioco” e altri ancora sonnecchiano tenendo in parcheggio le frequenze fino al momento dell’imposizione ministeriale.

Lo stimolo per vedere, sul campo, come sta reagendo il mercato a questa transizione, sempre più lontana dall’orizzonte, ce lo fornisce un articolo di BroadcastEngineering che sintetizza i dati pubblicati dal NJTD – National Journals Technology Daily.

Negli Stati Uniti, dove le regole e i tempi del DTT (in standard ATSC) sono stati fissati con un invidiabile rigore dall’ente di controllo FCC – Federal Communications Commission succede che c’è polemica perché “solo” il 73-83% dei nuovi televisori in commercio nei maggiori punti vendita specializzati, è predisposto con un sintonizzatore DTT integrato.

Gli inviati dell’NJTD si sono recati ai più vicini Best Buy e Circuit City (comparabili ai nostri rivenditori di prodotti elettronici ed informatici, ma dalle dimensioni di un intero centro commerciale) e hanno censito i televisori in vendita.

Presso il locale Best Buy erano presenti un totale di 128 televisori dalle medie e grandi dimensioni, ma quelli dotati di sintonizzatore digitale erano 93, ovvero il 73% del totale. Per le grandissime dimensioni (oltre i 60 pollici) in questo punto vendita solo 3 su 14 home theater avevano il tuner digitale terrestre integrato.

Da Circuit City i televisori corrispondenti erano 155 ma con sintonizzatore digitale 128, il che equivale all’83%.

La FCC, dallo scorso primo marzo, impone la vendita di ogni televisore superiore ai 25 pollici con un sintonizzatore dei canali digitali terresti integrato. I televisori tra i 13 e i 24 pollici dovranno essere dotati di sintonizzatore DTT interno entro il primo marzo 2007. Un calendario stabilito nel 2003, solo tre anni fa!

Dal 17 febbraio 2009 in USA nessuno riceverà più alcun canale televisivo trasmesso sull’analogico terrestre.

Sono dati interessanti ma cosa sta succedendo nella jungla-Italia?

L’ultimo dato “ufficiale” disponibile da Gfk, che ha sondato il terreno per DGTVi, relativo al periodo febbraio/maggio 2006, indicava nell’1,1% gli apparecchi dotati di sintonizzatore digitale terrestre (campione di 1.218 negozi).

La piccola redazione di setteB.IT, che ha sede a Milano, ha voluto verificare sul territorio come stanno reagendo i produttori e i distributori di televisori a queste incerte scadenze italiche.

Ci siamo recati nei più grandi, accessibili e trafficati centri commerciali d’elettronica che circondano la capitale lombarda, per censire lo status. I nostri redattori hanno chiesto agli addetti del reparto di indicare i televisori con sintonizzatore DTT, senza distinzione di marca, li abbiamo suddivisi per tipologia e abbiamo pure contato i decoder singoli in vendita separata dai televisori.

Il pomeriggio del 16 agosto, contemporaneamente, sono stati visitati i seguenti punti vendita: Darty di Cesano Boscone, ELDO di Corsico, Iper/iPlanet di Milano, MediaWorld di Cinisello Balsamo e UniEuro di Trezzano sul Naviglio.

Come vedete riassunto nella tabella sottostante, abbiamo contato quanti televisori sul totale presente integravano un sintonizzatore DTT (oltre a quello analogico) e i numeri sono abbastanza sconfortanti. Se gli statunitensi si preoccupano dell’83%, che dire della nostra situazione?

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Quasi ogni punto vendita vantava un numero totale di televisori (di ogni tipo, compresi quelli a tubo catodico CRT) uguale o superiore ai 100 modelli diversi.

Come si nota la percentuale media del 6,62% è ancora un dato largamente carente. Sembra ancora più preoccupante, se è vero che la concorrenza commerciale e l’aggiornamento tecnologico dovrebbero essere di un livello superiore in questa provincia (c’è chi la chiama “la parte più avanzata del paese”, ndr), rispetto a tante altre più isolate della Penisola.

I televisori a schermo piatto in tecnologia LCD sono quelli più interessati dall’integrazione di un sintonizzatore DTT, difficilmente si è trattato di modelli sotto i 24 pollici (quasi tutti a formato panoramico). Un prezzo d’ingresso per questi modelli si livella attorno ai 1.300 euro.

Non è nostro interesse commentare i dati rispetto al rivenditore o al marchio, ma è bene precisare che il dato di ELDO (il più alto in percentuale) è stato raggiunto grazie ad un addetto che si è spesso consultato con il responsabile del punto vendita prima di indicare, un po’ frettolosamente, i vari modelli coerenti con la nostra ricerca.

Aggiornamento del 31/08/2006: ci scrivono i responsabili del MediaWorld, che ringraziamo, per segnalarci che i modelli di decoder DTT presenti in negozio erano otto e non due. Al momento della nostra ricognizione l’addetto del reparto ce ne ha mostrati soltanto due, sicuramente erano andati esauriti gli altri sei proprio in quel particolare momento.



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