EyeTV su iPhone senza Wi-Fi. Adesso sì, adesso no
19/10/2009 07:00 CET
Un software fa streaming dove, in teoria, non potrebbe. Reazione istantanea di Apple solo quando una notizia è una news, finché ne hanno parlato per due settimane i siti che scrivono in altre lingue nulla si è mosso. Aggiornato.
Software che va via e software che torna. Sembra un incrocio molto trafficato l’App Store, basandoci su quello che è accaduto ad “EyeTV” per iPhone/iPod touch.
Nel passato weekend, prima Apple ha tolto dal negozio dei software l’applicazione (descritta e provata qui, quando è uscita), poi il produttore elgato ha fatto sapere che a causa di un errore avrebbe rilasciato una versione corretta della stessa, infine “EyeTV” è tornato in App Store (anche se ancora con la prima versione funzionante su rete cellulare).
Il problema è che, cosciente elgato o no, tale applicativo permetteva di effettuare lo streaming del segnale televisivo anche su rete cellulare, oltre che Wi-Fi. Bastava un piccolo trucco assolutamente legittimo da parte dell’utente e, quello che AT&T ha vietato ad Apple, accadeva ugualmente.
Come noto il carrier statunitense, che evidentemente ha il veto su tutto quello che l’iPhone non può fare sulle reti dati nazionali ed internazionali, proibiva il VoIP e lo streaming multimediale. Il primo sembrerebbe formalmente caduto (attendiamo le prove), per il secondo tutto tace.
Bisogna “pregare” per il diritto della neutralità della rete.
In attesa che Apple prenda posizione, per ora si limita a dire che il divieto caduto riguarda solo AT&T. Ci chiediamo chi, invece, il divieto l’aveva imposto se non l’azienda statunitense, anche per tutte le altre.
Lasciateci però approfittare di questa situazione emblematica per ragionare sul ruolo delle filiali internazionali di Apple, specialmente quelle che non anglofone. La notizia del trucco da usare in questo software è circolata praticamente subito, partendo per esempio dalla Germania (dove elgato ha una delle due sedi).
La notizia è stata pubblicata certamente in quel paese ma anche in molti altri in Europa, dove sono piuttosto popolari i sintonizzatori televisivi di elgato.
Perché solo lo scorso weekend, ad un paio di settimane di distanza, Apple ha reagito all'”affronto” del bypass sul divieto di streaming? Perché hanno cominciato a dare conto del trucco i siti di notizie che pubblicano nella lingua di Steve Jobs.
Metti che il capo se ne accorga… meglio recuperare subito, chi lo sente quello quando sbraita.
Possibile che nessuna filiale internazionale di Apple, che dovrebbe monitorare le notizie pubblicate localmente, a partire dalla Germania, abbia riferito alla casa madre? Vige la regola delle tre scimmiette (non necessariamente sempre scimmiette) che non vedono, non sentono e non parlano?
Aggiornamento del 20/10/2009: elgato annuncia la disponibilità della versione 1.0.1 del software per iPhone/iPod touch. Sono stati corretti alcuni problemi: audio che rimaneva anche uscendo dalla modalità Live TV, su OS 3.1.2 lo zoom e cambio canale non mandano in crash l’applicazione, lo streaming accetta la variante Best iPod, la guida TV oltre mezzanotte funziona, è compatibile con guide DVB/ATSC e migliorate stabilità/performance generali. Ci conferma elgato che anche nella versione 1.0.1 lo streaming su rete cellulare è disabilitato.