Tutti sul cloud, anche la CIA

12/10/2009 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Avere la testa tra le nuvole non sarà più un fattore negativo dopo l'apertura degli 007 al sistema informatico de-localizzato.

Avere la testa tra le nuvole non sarà più un fattore negativo dopo l'apertura degli 007 al sistema informatico de-localizzato.
 
Alla prima edizione del GovIT Conference Expo 2009 di Washington la CIA – Central Intelligence Agency ha dichiarato di credere nel cloud computing.

Il cloud è quella combinazione di hardware, storage e software senza una precisa locazione, ma accessibile in remoto da client sparsi ovunque.

Jill Tummler Singer, la responsabile delle infrastrutture tecnologiche dell'agenzia dei servizi segreti degli Stati Uniti, è intervenuta alla conferenza dando un certo credito alla sicurezza del sistema, ma nella versione privata e denominata Enterprise Cloud Computing.

All'interno di solidi firewall non sembrano esserci problemi di sicurezza. Il sistema diventa moderno, rapido e reattivo secondo la CIA. Certo le autostrade informatiche della CIA non sfrutteranno servizi come quelli di Amazon o Google, destinati ad attività commerciali con meno problemi di security.



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