Voglia di video online, l’8% costretto all’illegale
22/06/2009 07:00 CET
Lo hanno ammesso gli statunitensi, i britannici, i francesi ed i tedeschi. E non hanno chiesto agli italiani che hanno ancora meno risorse da cui scaricare legalmente film, spettacoli TV, videoclip e cortometraggi.
Lo hanno ammesso gli statunitensi, i britannici, i francesi ed i tedeschi. E non hanno chiesto agli italiani che hanno ancora meno risorse da cui scaricare legalmente film, spettacoli TV, videoclip e cortometraggi.
Futuresource Consulting ha intervistato 2.539 utenti di Internet in Francia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti ed ha scoperto che è piuttosto diffusa la pratica di scaricare video senza possedere i diritti per farlo.
Tra chi lo fa spesso e chi lo fa di tanto in tanto le percentuali di chi lo ha ammesso variano tra il 48% ed il 65%. In media lo fa regolarmente l'8%.
C'è chi tende a vedere i filmati ottenuti direttamente nello schermo del computer, anche perché molti non hanno idea di come si possa mostrare su uno schermo esterno, specialmente un televisore, il video.
Ma di che ha paura Hollywood? Ci vogliono più contenuti online perché la gente li cerca. "C'è un grande appetito" dice efficacemente la ricerca, ma c'è poco e con sistemi scomodi.
Ricordiamo che iTunes Store in Italia non vende contenuti video.
Se i contenuti fossero messi a disposizione online per un acquisto regolare circa la metà di chi finora è stato delinquente, pagherebbe. Anche il supporto della pubblicità per la visione gratuita non dispiacerebbe più di tanto, solo l'1% interromperebbe la visione durante gli spot. Entrambi i sistemi attendono uno sfogo maggiore.