Iran, Facebook sarà out per un paio di settimane
25/05/2009 07:00 CET
Guai a far sapere all'elettore che esiste una scelta alternativa a quella del capo. Aggiornato.
Guai a far sapere all'elettore che esiste una scelta alternativa a quella del capo. Aggiornato.
Il 12 giugno si voterà in Iran per il nuovo presidente.
A sfidare Mahmoud Ahmadinejad ci sarebbero Mohsen Rezaei (ex guardia rivoluzionaria) e Mir-Hossein Mousavi (conservatore moderato), ma la corsa sarà impari almeno per quest'ultimo.
L'attuale presidente potrà scegliere tutti i canali che crede per promuovere la sua attività, Mousavi ha smesso di comunicare con gli elettori con Facebook perché il social network è stato reso inaccessibile nel paese. Casualmente la campagna elettorale dell'ex primo ministro era molto intensa su Facebook con migliaia di persone collegate.
Un messaggio in lingua locale dice "l'accesso a questo sito è impossibile" a chi prova a visitare Facebook dall'Iran. Tutto Facebook. Il sito di Mark Zuckerberg ha fatto sapere all'agenzia AFP di essere dispiaciuto della decisione.
Certo, sappiamo già che l'Olocausto non è esistito e che non ci sono gay sul territorio iraniano, all'epoca di Obama (un presidente che senza Internet non sarebbe stato eletto) adesso gli elettori iraniani sanno chi è l'unico candidato da votare.
Aggiornamento del 26/05/2009: dopo le critiche piovuta sulle prepotenze dei governanti iracheni Facebook è tornato accessibile.