La musica online in Italia nel 2008, secondo FIMI
23/04/2009 18:00 CET
In picchiata le vendite di musica sui dispositivi mobile mentre in costante crescita da Internet. Il leader italiano iTunes ma il 90% di tutte le vendite è ancora su CD.
In picchiata le vendite di musica sui dispositivi mobile mentre in costante crescita da Internet. Il leader italiano iTunes ma il 90% di tutte le vendite è ancora su CD.
La FIMI – Federazione Industria Musicale Italiana ha presentato oggi la versione italiana del Digital Music Report 2009, che la britannica IFPI – International Federation of Phonographic Industry aveva già pubblicato in gennaio.
In questi tre mesi di lavoro, oltre alla traduzione è stata aggiunta una piccola sezione che riguarda il mercato della musica in Italia.
Qui leggiamo che il fatturato totale del settore musicale (CD e DVD più le vendite online) nel 2008 è stato di 178 milioni di euro, contro i 224 milioni di euro del 2007, -21% che non stupisce chi vede da otto anni regredire il mercato. Il 2008 vale quanto il 1989 in termini di fatturato. Il CD rappresenta in Italia ancora il 90% di tutte le vendite.
Le vendite online sono aumentate del 4% nel 2008 passando da 15,2 a 15,7 milioni di euro. La FIMI non lo scrive ma, contattata da setteB.IT, ci conferma che il leader in Italia è iTunes, pur non sapendo quantificare con che quota del mercato nostrano online. Contrariamente ai timori di un tempo le vendite online di interi album crescono del 43% mentre i singoli del 31%.
Le vendite di musica online sono un successo da Internet (+37%) mentre dai telefoni cellulari i consumatori comperano sempre meno (-35%), tanto che il web ha ormai sorpassato il mobile.
Se in Italia la banda larga fosse maggiormente diffusa i benefici si noterebbero nella vendita online di musica, la penetrazione è solo del 31% rispetto al 48%, che è la media UE.
Nel 2008 il brano più acquistato online è stato "A te" di JovanoTTi, seguito da "Non ti scordar di me" di Giusy Ferreri e da "Umbrella" di Rihanna.
FIMI lamenta una pirateria digitale elevata nel nostro paese, secondo i dati di FPM – Federazione contro la Pirateria Musicale il 23% dei navigatori di Internet scarica musica illegalmente attraverso il P2P.
