Digitale terrestre italiano, non ci siamo
10/04/2009 07:00 CET
A chi può ormai vedere solo il segnale digitale c'è chi chiede di procurarsi un televisore analogico, che non è più nei negozi. Aggiornato.
A chi può ormai vedere solo il segnale digitale c'è chi chiede di procurarsi un televisore analogico, che non è più nei negozi. Aggiornato.
Dal 3 aprile in Italia sono in vendita esclusivamente televisori con sintonizzatore per il digitale terrestre, quelli vecchi con sintonizzatore analogico non possono essere più smerciati ad ignari clienti che non sanno che il sistema si sta gradualmente spegnendo.
L'associazione DGTVi, nata per unire gli operatori e promuovere il sistema DTT, spiega che "una legge dello Stato impone dal prossimo aprile 2009 la vendita in Italia esclusivamente di televisori con sintonizzatore digitale integrato".
Tra l'altro già alcune regioni non possono che ricevere il segnale digitale. Quello analogico è stato già spento ed il calendario fino al 12/12/2012 continuerà imperterrito in questa innovazione tecnologica, che ci dovrebbe fornire non meno del quadruplo/quintuplo del numero attuale dei canali disponibili. Tutta Europa per quella data avrà solo la televisione digitale per il segnale terrestre.
Fatta questa necessaria premessa, come si spiega il comportamento di ieri sera de La7 che, in digitale terrestre, diceva ai telespettatori di procurarsi un televisore con sintonizzatore analogico terrestre (non più in commercio) per poter vedere la partita dell'Udinese a Brema? Nella guida TV del canale del gruppo Telecom Italia e sul sito dell'Udinese Calcio nessuno avvisava di questa limitazione non giustificabile dalle leggi vigenti.
Se qualcuno ha una spiegazione ce la faccia conoscere, o eventualmente può sempre telefonare all'AGCOM – Autorità Garante nelle Comunicazioni al numero gratuito 800.185060.
Aggiornamento del 10/04/2009: Simone Rossi di Digital Sat Magazine ci informa che la causa potrebbe essere l'acquisto di alcuni diritti da parte di Sportitalia. Tuttavia crediamo che La7 poteva prevedere che da aprile in Italia qualcosa nel panorama cambiava e che detenere solo l'analogico poteva essere limitante per i telespettatori.
