Lo Stato di Internet per Akamai nel Q4 del 2008

30/03/2009 23:30 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001La situazione della rete di comunicazione globale e l'analisi paese per paese. Non ne esce bene il nostro paese. La banda larga veramente tale passa dal 7,1 al 5,9% in tre mesi mentre aumentano leggermente i collegamenti meno veloci.

La situazione della rete di comunicazione globale e l'analisi paese per paese. Non ne esce bene il nostro paese. La banda larga veramente tale passa dal 7,1 al 5,9% in tre mesi mentre aumentano leggermente i collegamenti meno veloci.
 
Akamai ha pubblicato il rapporto "State of the Internet" relativo al quarto trimestre del 2008.

06044c_akamaistateinternet2008q4A quasi 11 anni di vita Akamai ha una lunga esperienza di fornitura di contenuti multimediali sul web e può analizzare bene come si stanno muovendo i collegamenti globali ad Internet.
 
Tra tutti i dati disponibili ne abbiamo voluto evidenziare i più interessanti, con un occhio particolare a come l'Italia si sta muovendo.
 
I collegamenti in banda larga superiore ai 5 Mbps sono il 19% di tutti quelli esistenti su questo pianeta, ma in Italia siamo molto sotto questo numero raggiungendo solo il 5,86% e classificandoci come il 36esimo paese. Primeggia la Corea che ha installato ben il 69% con questa banda e superiore, segue il Giappone con il 54% e terza la Romania con il 45%.
 
Bande superiori ai 2 Mbps sono la maggioranza con il 57% a livello globale. Dominano anche nel nostro paese con il 74,05%, siamo 22esimi nella classifica mondiale per questo tipo di banda di collegamento. In Corea il 94% può richiedere un collegamento superiore ai 2 Mbps, in Belgio il 93% ed in Svizzera il 92%.
 
Scarsissime bande inferiori ai 256 Kbps sono disponibili soprattutto nei paesi più poveri ed emarginati come Siria, Sudan, India, Egitto e Brasile. Sono pochissime le aree della Corea dove questa è l'unica banda disponibile, lo 0,2%. In Israele solo lo 0,5% e sia il Belgio che la Francia lo 0,8%. L'Italia è il 119esimo paese "meno peggio" con il 3,24%.
 
La banda media disponibile a livello mondiale è di 1,5 Mbps. In Corea la media raggiunge ben 15 Mbps, segue il Giappone con 7 Mbps ed Hong Kong con 6,9 Mbps. Bisogna scendere fino alla 31esima posizione per trovare l'Italia con 3,9 Mbps di media disponibili. Gli Stati Uniti sono 17esimi con una velocità di 3,9 Mbps.
 
Interessante anche la crescita di IP unici al quarto trimestre del 2008: 401.285.817, ovvero il 5,67% più del trimestre precedente (379.757.053). Sono ovviamente gli Stati Uniti il paese dove la maggior parte di questi IP è stato registrato: 114.123.543 (+4,38% sul Q3). In Cina ce ne sono oltre 40 milioni, il testa a testa tra Giappone e Germania sui 27 e rotti milioni è vinto dal paese asiatico. La Francia ne detiene 18 milioni e mezzo con la Gran Bretagna a meno di 18 milioni. Sono diminuiti in Corea dove se ne contano oltre 14 milioni e mezzo. Il Canada è il primo paese che supera i 10 milioni. In Spagna ce ne sono 9 milioni e mezzo mentre in Brasile quasi 9 milioni. L'Italia è all'11esimo posto nella classifica mondiale con poco più di 7 milioni di IP registrati ed una crescita sul trimestre precedente del 4,83%.
 
Il paese che ha più IP se rapportati alla popolazione è la Svezia con 0,46 seguita dalla Norvegi con 0,42. Evidente a chi conosce la legislazione di quel paese perché le Isole Cayman sono terze con 0,40 IP per cittadino residente. Nel nostro paese ci sono 0,12 IP per italiano (stabili rispetto al trimestre precedente).

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