Pioneer, tagli a 9.900 impiegati

12/02/2009 11:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Bilancio in rosso anche per un'altra azienda dell'elettronica giapponese che è costretta a ridurre pesantemente gli stipendi ai dirigenti e licenziare quasi diecimila addetti.

Bilancio in rosso anche per un'altra azienda dell'elettronica giapponese che è costretta a ridurre pesantemente gli stipendi ai dirigenti e licenziare quasi diecimila addetti.
 
Dal business dei sopravvalutati schermi al plasma è uscita, da quello dei vetusti LaserDisc pure, ora Pioneer deve affrontare la crisi economica mondiale ed annuncia una nuova pesante ristrutturazione da 9,900 licenziamenti.

Da Tokio hanno deciso di eliminare 5.900 dipendenti dalla forza lavoro e 4.000 temporanei. In aprile ne resteranno 31.000 stipendiati da Pioneer.

Da febbraio 2009 a marzo 2011 alcuni dirigenti vedranno il proprio stipendio ridotto dal 20 al 50% ed i bonus saranno sospesi.

L'azienda giapponese, partecipata da Sharp dalla fine del 2007, si appresta a chiudere entro aprile gli ultimi impianti che producono display in Gran Bretagna e Stati Uniti. Entro il marzo del 2010 Pioneer non produrrà più schermi.

Pioneer si concentrerà sui Blu-ray e lettori ottici con hard disk, principalmente per il settore auto.



setteB.IT – la settimana digitale vista dall'utente mac