4 miliardi di cellulari nel mondo, ma Nokia licenzia

11/02/2009 13:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Il principale produttore di telefoni cellulari si lecca le ferite inferte sì dall'iPhone ma soprattutto dalla crisi economica mondiale. Chiude centri ricerche ed elimina personale.

Il principale produttore di telefoni cellulari si lecca le ferite inferte sì dall'iPhone ma soprattutto dalla crisi economica mondiale. Chiude centri ricerche ed elimina personale.
 
All'alba di un nuovo congresso internazionale di Barcellona (il Mobile World Congress del 16-19 febbraio), GSMA festeggia il raggiungimento di 4 miliardi di collegamenti mondiali su rete cellulare, 100 milioni dei quasi sono considerati mobile broadband. Secondo l'associazione entro il 2013 diventeranno 6 miliardi.

Il successo è guidato da due fattori: l'aggiunta del collegamento a dispositivi che finora erano privi (si pensi ai laptop con collegamenti dati 3G) e l'esplosione di mercati emergenti.

Ed in un panorama dipinto così entusiasticamente da GSMA che fa il leader mondiale dei telefoni cellulari? Nokia ha appena annunciato che licenzierà 410 addetti (320 nel centro ricerche di Jyväskylä, che chiuderà) e che ridurrà la produzione nell'impianto finlandese di Salo per il calo di richiesta del mercato. Saranno temporaneamente fermati 2.500 impiegati, in rotazione.

Nokia stima di risparmiare 700 milioni di euro. L'azienda continua ad essere la numero uno del settore, anche se la sfida di iPhone ed i BlackBerry hanno eroso quote a Nokia. C'è chi predice per il 2013 lo scavalcamento della leadership con lo smartphone di Apple, capace di agguantare il 40% del mercato.



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