Mai più “easy pay” negli Apple Store
04/07/2006 13:00 CET
Esperimento fallito quello avviato con gli Apple Store mini, anch'essi non più estesi da Cupertino, delle macchine per pagarsi da soli gli acquisti.
Nell'autunno del 2004 Apple apriva alcuni Apple Store mini negli Stati Uniti, da allora a Cupertino hanno chiuso il progetto e non se ne sono visti altri di mini punti vendita.
In questi piccoli negozi esordiva il sistema di pagamento automatizzato che ogni cliente poteva usare per evitare le code alle casse, era sufficiente inserire nell'apposita fessura la propria carta di credito e firmare sullo schermo sensibile.
I 6 Apple Store mini sono ancora aperti ma da quei punti vendita ora sono state trasformate le pareti metalliche dedicate all'”easy pay” o “EZ pay” (foto al termine dell'articolo) e riconvertite ad aree di apprendimento per creativi, con tanto di iMac e seggiole alte.
Non sembra che Apple abbia mai creduto molto in questo sistema, fin dall'inizio un addetto doveva sempre presidiare la macchina ed aiutare i clienti nelle operazioni di pagamento.
Successivamente, in molti Apple Store, l'azienda introduceva il tipo di pagamento wireless tramite addetti del negozio, dotati di speciali palmari, capaci di accettare le autorizzazioni delle carte di credito, senza far raggiungere al cliente le casse tradizionali. Si veda l'ultima foto del servizio fatto in occasione del Macworld Expo di San Francisco, lo scorso gennaio.