Domani il Macintosh spegnerà 25 candeline

23/01/2009 23:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Per chi lo ha usato è stata una rivoluzione. Una piccola azienda californiana ha inciso nella storia dell’informatica come pochi altri, noi che ne abbiamo goduto ci stringiamo attorno ad Apple e possiamo solo dire “grazie”! Aggiornato.
Ha smesso di chiamarsi Macintosh dal 1997 ma anche tutti i suoi eredi, quelli della “seconda gestione” Steve Jobs, riportano l’abbreviazione che lo ha reso celebre ovunque: Mac.

05588b_macintosh25Mancano poche ore al compleanno del primo computer di Apple con interfaccia grafica (semplificando, ci scuserà il Lisa del 1983), domani 24 gennaio 2009 saranno trascorsi 25 anni dal lancio del Macintosh 128k da 2.500 dollari.

In tutti questi anni Apple ha perso per strada la parola “Computer” e le sue strisce del logo si sono scolorite per un aspetto più adeguato ai tempi. L’anima è la stessa, ogni volta che accendiamo un computer fatto a Cupertino abbiamo la medesima sensazione di soddisfazione invece che frustrazione.

Il Mac lo usiamo da sempre. Siamo passati dagli schermi CRT monocromatici e minuscoli ai display LCD panoramici con sistemi a LED. Abbiamo visto i processori Motorola 68000 poi i PowerPC (di Motorola prima, di IBM poi e anche i rimasugli di Freescale) per cascare nel grande catino degli x86 Intel dove sguazzano tutti. Ci ricordiamo di quando il sistema operativo non multifinder si chiamava System 6, poi con il passaggio a Mac OS 7.6, 8 e 9.2 ci sentivamo capaci di realizzare tutto quello gli altri solo sognavano e, prima di lanciarci nella coraggiosa avventura Mac OS X, non riuscivamo comunque ad odiare un OS superato al momento della nascita di una versione nuova.

E’ stata per questi lustri un’esperienza fantastica. Grazie Macintosh. Grazie Steve Jobs, Woz (citazione d’onore), Jef Raskin, Bill Atkinson, Andy Hertzfeld e tanti altri per aver voluto pensare differente ed averci fatto provare la sensazione di una rivoluzione. Noi, assieme a voi (chi in vita, chi in Paradiso e chi a curarsi mangiando qualcosa di sano), stiamo soffiando sulle candeline e dandovi delle gran pacche sulle spalle.

E per i prossimi 25 che altre sorprese ci sono in cantiere?

Aggiornamento del 26/01/2009: ecco le foto attuali di chi, 25 anni fa, aveva realizzato il sogno.

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