Microsoft: 5.000 licenziati entro giugno 2010
22/01/2009 15:30 CET
Il gigante di Redmond è colpito dalla crisi economica. Ballmer spera che Microsoft riemerga presto più forte di prima.
A pochi minuti dall'apertura delle contrattazioni di borsa Microsoft ha presentato i risultati del secondo trimestre fiscale. Fatturato di 16,63 miliardi di dollari (+2% sullo stesso periodo dell'anno prima e ben 900 milioni di dollari meno delle attese) ed incasso netto di 4,17 miliardi di dollari (-11%).
Windows arranca (-8%) ed il produttore numero uno di software decide di tagliare 5.000 impiegati nei prossimi 18 mesi nei settori ricerca & sviluppo, vendite, finanza, legale, human resources ed IT. Subito via 1.400 addetti (la maggior parte a Redmond).
Dei 96.000 impiegati che ha attualmente Microsoft, l'azienda si libererà del 3,1%.
I viaggi saranno ridotti del 20%, il campus di Puget Sound sarà diminuito e le spese per il marketing tagliate. In settembre non saranno dati i premi di produzione al personale.
Microsoft pensa così di risparmiare 1,5 miliardi di dollari all'anno, 700 milioni di dollari già nelle fiscalità del 2009.
Steve Ballmer, il CEO a cui Bill Gates ha lasciato in eredità Microsoft, ha dichiarato: "non siamo immuni dagli effetti dell'economia […] continueremo ad investire e riemergeremo più forti di prima". Lui è dispiaciuto delle misure prese ma Microsoft non annuncia riduzione di stipendi della dirigenza, come invece hanno fatto altre aziende.
Microsoft è solo l'ultima di decine e decine di aziende che hanno problemi e che decidono di licenziare i dipendenti.