Non piace un iPlayer solo per l’UK, nemmeno a BBC

10/11/2008 09:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001L’incredibile successo della piattaforma online di BBC non ha ancora compiuto un anno di vita ma indica già il grande interesse del pubblico. Quello che vorrebbe vederlo/asoltarlo anche da fuori la Gran Bretagna.
Uno dei più illuminati esperimenti di televisione trasposta sul web è quello che ha fatto la britannica BBC con iPlayer.

05106b_iplayeronlyukPurtroppo ancora oggi i contenuti dell’ente radiotelevisivo di Sua Maestà restano confinati agli accessi a Internet della Gran Bretagna.

Non per sempre.

The Guardian ha riportato le affermazioni di Erik Huggers, il capo del settore digitale di BBC, che ha annunciato a Londra i piani futuri di iPlayer (mostrato a lato mentre impedisce la visione di uno spettacolo).

“Internet è un media globale per definizione, invece blocchiamo in modo artificiale l’accesso ad iPlayer. E’ un problema ed una nuova sfida” ha detto il successore da soli tre mesi di Ashley Highfield.

Il maggior numero degli utenti di iPlayer lo fa con un computer (85%) mentre sono marginali gli accessi da Nintendo Wii e Linux (1%). La sorpresa per BBC è stata l’utenza Mac, che raggiunge il 10%, mentre gli iPhone/iPod touch aggiungono un ulteriore 3%.

I giovani tra i 15 ed i 34 anni rappresentano il 37% degli utenti di iPlayer, quelli fino a 54 anni il 43%, sono il 21% quelli con oltre i 55 anni.

Il servizio della BBC che ha finora fornito 248 milioni di file digitali in meno di 11 mesi è atteso a braccia aperte. Entro la fine dell’anno iPlayer offrirà l’opzione download compatibile con tutti i sistemi operativi.



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