E’ partita YouDem, la simil Current-YouTube del PD
14/10/2008 10:30 CET
Al Partito Democratico si sono innamorati del social network e l'ultima evoluzione online è una risorsa di video generati dagli utenti e dal partito. Strizza l'occhio a Current ed a YouTube.
Al Partito Democratico si sono innamorati del social network e l'ultima evoluzione online è una risorsa di video generati dagli utenti e dal partito. Strizza l'occhio a Current ed a YouTube.
Tutti possono farsi una "televisione" con Internet.
Il secondo partito più votato in Italia, il PD – Partito Democratico, l'ha fatta esordire un'ora fa.
Quasi contemporaneamente all'avvio della programmazione sul canale satellitare Sky 813 è stato reso disponibile il portale di YouDem, seppur ancora in versione beta.
Prima delle ore 9:30 si vedeva solo un cartello evidentemente messo online ieri, che annunciava per "domani" l'attivazione. Intanto era possibile effettuare la registrazione provvisoria per chi vuole collaborare.
I filmati sono in formato Flash e quello di presentazione è introdotto dall'ex ministro Gentiloni. Realizzati da DOL, sia il sito di YouDem che del PD, sembrano gradevoli nell'aspetto, forse ancora da affinare nei contenuti, per esempio cliccando la sezione YouTube sul sito del Partito Democratico manca il collegamento al canale sul famoso sito di video online.
I politici che intervengono con i video dovrebbero un attimo sciogliersi e rendersi conto che non è la telecamera del TG1, che registra il pastone politico quotidiano. Ma qui ci addentriamo in temi che non competono la tecnologia.
Anche chi scrive sul blog dovrebbe farlo con più competenza, il verbo "encodare" non è ancora presente sul dizionario, forse "codificare" o "comprimere" poteva essere usato con maggiore attinenza.
Per vedere online quello che è destinato alla trasmissione satellitare questo è il link (l'audio risulta distorto in questi primi minuti di dirette).
La voglia di assomigliare a Current di Al Gore o seguire la scia di YouTube è tanta, la buona volontà pure ma la fretta prevale. C'è però ancora molto da fare per diventare credibili.