Non cambiano le royalty sulla musica, iTunes vivrà

02/10/2008 23:30 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001I negozi online di musica potranno continuare ad operare senza un aumento della percentuale da pagare agli editori ed editori. Continua il business di Apple e gioiscono gli utenti degli iPod.

I negozi online di musica potranno continuare ad operare senza un aumento della percentuale da pagare agli editori ed editori. Continua il business di Apple e gioiscono gli utenti degli iPod.
 
Possono tirare un sospiro di sollievo a Cupertino dopo aver visto la decisione presa oggi dal CRB – Copyright Royalty Board.

In base alla nuova indicazione federale 73 FR 57033, pubblicata oggi, si scopre che i rivenditori di musica (online e non) continueranno a pagare 0,091 dollari per ogni canzone venduta, ancora per non meno di cinque anni.

La paventata chiusura di iTunes rientra, una cifra maggiore da pagare per ogni brano musicale sarebbe stata insopportabile per Apple, che avrebbe dovuto (ulteriormente) modificare il listino prezzi. Oggi una canzone costa 1 dollaro in USA.

Le suonerie per telefoni cellulari ora dovranno versare 0,24 dollari agli autori ed editori, ammesso che se ne trovi una vera. Anche iTunes le vende, ma quelle sono originali.

Fa festa la DiMA – Digital Media Association ed i suoi membri, tra i quali Apple, Amazon, Napster, Rhapsody, AOL e tanti altri importanti protagonisti del settore.



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