Il problema dell’iPhone 3G spiegato da terzi
28/08/2008 17:00 CET
RoughlyDrafted ha la risposta, piuttosto, gliela fornisce una "persona vicina" al carrier statunitense AT&T: la gestione della potenza di un dispositivo UMTS deve essere accurata, se ci sono tanti utenti sulla stessa cella c'è più disturbo sul network allora il downlink richiede più potenza, ma il Node B potrebbe non gradire ed il trasmettitore far cadere la linea.
Non solo cadono le telefonate ma si riduce anche la banda dati, per il medesimo problema di gestione della potenza nel terminale.
Con l'aggiornamento 2.0.2 Apple ha tentato di correggere il problema ed è per questo che AT&T ha spinto perché gli utenti aggiornassero il dispositivo (in USA sono stati mandati SMS ad ogni utente), tuttavia il problema è stato verificato ancora perché se non tutti gli iPhone 3G passano al software 2.0.2 quelli che hanno le vecchie versioni interferiscono sulla rete cellulare.
Insomma il 3G di AT&T non dovrebbe essere la causa del problema e non dovrebbero esserlo quelli degli altri carrier internazionali. Per lo meno non di quelli che hanno fatto la furbata di tagliare la banda senza farlo sapere ai clienti.
Ci sarà sempre qualcuno che non aggiorna, o si trova una soluzione diversa (tipo un update coatto comandato in remoto, a cui qualcuno potrebbe anche opporsi) o il guaio persisterà, maggiormente in aree (le metropoli) dove ci sono più iPhone 3G nella stessa cella.