Infineon vuole liberarsi di Qimonda ma non ci riesce

28/07/2008 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001A due anni di distanza dalla creazione della società specializzata nei chip di memoria a stato solido viene rimpianta la partecipazione azionaria nell'azienda di Dresda.

A due anni di distanza dalla creazione della società specializzata nei chip di memoria a stato solido viene rimpianta la partecipazione azionaria nell'azienda di Dresda.
 
In un'intervista concessa al quotidiano Süddeutsche Zeitung il CEO di Infineon Technologies, Peter Bauer, ha dichiarato che l'uscita graduale da Qimonda è una delle priorità.

Nel maggio del 2006 Infineon decideva di lasciare il business delle memorie a stato solido alla "costola" di Dresda, già allora l'azienda si classificava la quarta tra tutti i produttori di DRAM e 12esima tra i produttori di semiconduttori.

Per le DRAM Qimonda aveva poi deciso di unire le forze con Sony creando Qreatic Design.

Da tempo Infineon avrebbe voluto scendere sotto al 50% della quota azionaria, che è ancora del 77,47% in Qimonda. Un compratore non si trova ancora per l'azienda che perde il 48% delle vendite trimestrali rispetto ad un anno prima.

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