Matteo ci racconta come funziona l’iPhone 3G
08/07/2008 22:00 CET
E' arrivata anche la versione in italiano del filmato che illustra le caratteristiche dello smartphone di Apple, che sta per essere finalmente venduto ufficialmente anche nel nostro paese.
I "gemelli diversi" di Apple si moltiplicano. Steve Jobs li ha voluti tutti a sua immagine e somiglianza, per lo meno per quel che riguarda l'abbigliamento. Per il gesticolamento-marionettato, a Cupertino, è arrivato un mimo di chiara fama a tenere i corsi.
Stiamo parlando degli impiegati di Apple che sono stati chiamati nella sede centrale a farsi riprendere mentre spiegano cos'è e cosa fa l'iPhone 3G, nelle rispettive lingue e per i rispettivi mercati.
Ieri segnalavamo la versione giapponese, spagnola e franco-canadese del "guided tour" che aveva esordito settimana scorsa, guarda un po', in inglese. La versione originale è stata interpretata dal product manager dell'iPhone, Bob Borchers. Oggi è arrivata online la versione in italiano del "tour guidato", raccontata da Matteo Muraro, responsabile degli Apple Shop italiani. L'unico che si è azzardato a reggere l'iPhone con la mano sinistra invece che la destra, subirà conseguenze?.
Lo vedremo anche nelle pagine svizzere, che finora hanno considerato solo il tedesco ed il francese come lingue nazionali? Nella demo si vede "sfogliare" il sito del quotidiano la Repubblica e non il Corriere del Ticino.
Tra le altre pagine web mostrate nella demo anche Vitaminic (!) mentre per le mappe di Google viene mostrato l'attraversamento del ponte del Risorgimento sul Tevere, a Roma, cercando un sushi bar. Sull'App Store il gioco "Super Monkey Ball" costa per il mercato italiano 8 euro. Su iTunes compare la categoria "spettacoli TV" anche se ancora non sono in vendita questi contenuti multimediali in Italia.
Sulle varie pagine localizzate del sito di Apple manca ancora all'appello delle lingue più popolari il tedesco, arriverà a breve. Per ora niente portoghese/brasiliano. Altrove spopola la versione in inglese, seppur localizzata diversamente da quella statunitense (in pratica cambia solo la frase finale, con o senza riferimenti al carrier locale).
