Carrie ed il MacBook (ma non era un PowerBook?)
21/05/2008 09:00 CET
Una presenza iconica all'interno della serie televisiva "Sex and the City" è stato il computer portatile sul quale Sarah Jerrica Parker scriveva i suoi articoli. Per promozionare il nuovo film rieccolo, in versione MacBook.
Una presenza iconica all'interno della serie televisiva "Sex and the City" è stato il computer portatile sul quale Sarah Jerrica Parker scriveva i suoi articoli. Per promozionare il nuovo film rieccolo, in versione MacBook.
Tra il 1998 ed il 2004 sono andate in onda, per la prima volta, le puntate di un telefilm di enorme successo come "Sex and the City". Da settimana scorsa le sei stagioni della serie TV sono arrivate su iTunes Store USA da HBO che le ha prodotte, tutto per promozionare l'imminente uscita nei cinema del film "Sex and the City: The Movie".
La protagonista principale Carrie Bradshaw, interpretata da Sarah Jessica Parker, è la giornalista che scrive i suoi articoli sul suo computer portatile Apple.
In quegli anni si sono succeduti modelli come il 1400, il 2400 (in Giappone), i vari G3 e poi i G4. Il laptop che più spesso Carrie ha adoperato nelle varie puntate (con tanto di logo ribaltato di Apple, illuminato sul retro del display, ben visibile) era un G3 Series detto "Wall Street".
Product placement o no le buone abitudini non cambiano e con il marketing del film che batte sui tamburi è nata anche la sezione del sito che mostra un rinnovato laptop di Carrie: un MacBook.
A parte che i grafici lo hanno ribaltato mettendo tutto al contrario nell'immagine di presentazione (lo slot per i CD/DVD è destra e non a sinistra, lo slot per le schede è sul lato sinistro e non destro, nel menu di Leopard la mela è a sinistra e non a destra, il dock è a specchio), ma comunque qui si può giocare con i contenuti virtuali del computer di Carrie.
Si può leggere l'agenda della protagonista, chattare con le altre "ragazze", vedere il trailer ed andare online… cliccando sull'icona di Camino, invece che Safari.
Per le più impazienti che non vedono l'ora della premiere cinematografica, ora sanno come passare il tempo.