Adobe ed il “cul de sac” di Carbon
03/04/2008 23:00 CET
Dove succedere ed è successo. Continuando ad aggiornare un software basato sul "vecchio" linguaggio Carbon non si poteva andare molto lontani. Infatti Photoshop non riuscirà a supportare i 64 bit su Mac, finché non riscritto in Cocoa.
Adobe ha annunciato che la prossima versione di Photoshop, CS4, supporterà il sistema operativo a 64 bit, ma solo su Windows. Photoshop per Mac, essendo un applicativo (tra i più importanti e costosi) scritto in Carbon non sfrutterà completamente le potenzialità dei moderni sistemi operativi come Mac OS X 10.5 Leopard.
Dal WWDC del giugno scorso Apple ha fatto sapere agli sviluppatori che l'unico linguaggio che poteva essere usato in ambiente a 64 bit doveva essere Cocoa. Tutti i "vecchi" applicativi scritti in Carbon avrebbero dovuto subire una nuova programmazione per sfruttare i 64 bit.
Niente Carbon 64 (Carbon API 4.0) su Leopard e successivi, quindi le software house hanno dovuto rivedere il loro progetti su Mac.
Adobe ci spiega che Photoshop CS4 non sarà un applicativo programmato in Cocoa ma ancora in Carbon, non è nemmeno sicura che Photoshop CS5 lo possa essere, tuttavia almeno questo è l'obiettivo del quarto produttore mondiale di software.
Nel frattempo Photoshop girerà sulle versioni a 64 bit di Windows. Funzioneranno più velocemente di circa il 12%, non certo al doppio, il beneficio principale è la gestione di grandi quantitativi di RAM. Una completa FAQ sull'argomento è stata messa online da Adobe.
Da Carbon si è tirato fuori tutto il potenziale, ora è tempo di cambiare. Potevano farlo prima (più recenti applicazioni come Lightroom sono fortunatamente scritte in Cocoa) ma hanno voluto allungare fino al massimo possibile il calendario. Le aziende produttrici di software dovranno spendere di più e impiegare un numero maggiore di sviluppatori, convertendo i "vecchi" software a Cocoa.
Avanti il prossimo, magari Office?