I palloni di SkySite per il wireless dove non c’è
20/02/2008 12:00 CET
Comunicazioni in voce ed in dati grazie a ricetrasmettitori posizionati su palloni che raggiungono 30 Km d'altezza nell'atmosfera e coprono aree di oltre 600 Km. La costellazione di Space Data ha aiutato gli indiani Navajo.
Comunicazioni in voce ed in dati grazie a ricetrasmettitori posizionati su palloni che raggiungono 30 Km d'altezza nell'atmosfera e coprono aree di oltre 600 Km. La costellazione di Space Data ha aiutato gli indiani Navajo.
Ogni giorno Space Data lancia in atmosfera una decina di palloni gonfiati con un po' idrogeno. Sono dotati di un ricetrasmettitore wireless incorporato, capace di coprire aree fino a 600 Km con un segnale in dati e voce, in aree dove le telecom non spendono un dollaro per le infrastrutture (equivalenti a 40 torri cellulari).
Il sud degli Stati Uniti è dove opera Space Data con il suo ingegnoso sistema SkySite, costituito da una serie di palloni liberi di essere lanciati in ogni momento senza autorizzazione, visto che le dimensioni non impediscono ai voli di linea di proseguire sulla normale rotta.
Il servizio è stato anche usato dall'esercito statunitense, in alcuni casi di carenza di strutture per le comunicazioni. Secondo un articolo del Wall Street Journal sarebbe Google a guardare favorevolmente all'iniziativa.
Oltre un terzo delle grandi aree rurali negli USA sono prive di segnali wireless. I lanci sono ormai un lavoro degli allevatori e contadini che hanno in cascina un'abbondante scorta di palloni Space Data. Guadagnano 50 dollari per pallone.
I palloni possono operare al massimo per 24 ore, poi esplodono. Le apparecchiature elettroniche (1.500 dollari di valore) tornano a terra grazie ad un paracadute e poi vengono recuperate grazie ad una localizzazione GPS. Per ogni stazione recuperata Space Data paga fino a 100 dollari.
I clienti di questi servizi sono soprattutto le compagnie di trasporto che vogliono mantenere traccia dei camion in circolazione nell'aerea.
Nel 2007 la tecnologia di Space Data ha aiutato i malati di diabete della Navajo Nation, non servita dalla telefonia cellulare e, tanto meno, dalla telefonia tradizionale. Ogni diabetico cronico portava addosso dei sistemi di controllo del livello di glucosio ed i dati venivano monitorati a distanza per l'eventuale invio di soccorsi.