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Con WeFi il Wi-Fi è più facile da trovare e usare
20/06/2007 19:00 CET
di Fabio M. Zambelli
Un sito si propone come mappa mondiale degli hotspot, meglio se aperti e gratuiti. L’applicazione per il computer ricorda tutte le eventuali password per ogni hotspot, tra un po’ anche per Mac.
WeFi si apre al pubblico, seppur in versione beta, dopo un periodo riservato agli invitati.
Ora in molti potranno aggiungere le informazioni utili a trovare reti Wi-Fi, che siano aperte o chiuse, in tutto il mondo. Naturalmente lo scopo principale è trovare reti gratuite ed aperte, se possibile.
Come ben sappiamo gli hotspot completamente liberi non esistono (o non dovrebbero esistere) in Italia, grazie alle leggi che impongono l’accertamento dell’identità di ogni utilizzatore. Tutto rimandato alle future decisioni del Ministero dell’Interno, per cambiare questa situazione.
La WeFi di Mountain View in California, fondata un anno e mezzo fa da Arnon Kohavi, Shimon Scherzer, Tamir Scherzer e Yossi Vardi, non solo vuole essere un social network aperto alla collaborazione di chiunque, che aggiornino le mappe con gli access point sul territorio, ma distribuisce anche un apposito software.
Per il momento l’applicazione della “social Wi-Fi community” WeFi 2.5.0.0 è disponibile solo per piattaforma Windows XP, quella per Mac OS X arriverà a breve. Sono supportati attualmente solo protezioni WEP e WPA, non ancora WPA2.
Effettivamente i dati attuali sono soddisfacenti solo per l’area della Silicon Valley, zona d’origine di WeFi, altrove, come si vede dalla mappa europea proposta accanto, i dati sono piuttosto approssimativi e da accreditare a quanti utenti hanno partecipato al censimento. Si segnalano 28 hotspot in Italia, 263 in Francia, 15 in Germania, 61 in Spagna, 18 in Inghilterra e oltre 13.000 in Israele.
Comunque la grande segnalazione di hotspot israeliani è dovuta alla locazione a Tel Aviv del centro di ricerca e sviluppo di WeFi. Si sono dati da fare parecchio.
Chi più segnala hotspot più sale nella speciale classifica, attualmente chi ha indicato più punti d’accesso ha già superato i 4.100 hotspot.
Il software è utile per memorizzare le chiavi d’accesso degli hotspot chiusi, una volta che il proprietario o il gestore, vi ha autorizzato all’uso.