Gli Apple Store mettono alla porta i palmari
03/04/2006 08:00 CET
I palmari sono sempre stati parte del digital hub proposto da Apple, con al centro un Mac e attorno una serie di periferiche digitali interconnesse in svariati modi.
Finora.
Negli Apple Store c'è sempre stata una parte del negozio riservata ai palmari, spesso su uno degli espositori cilindrici come quello fotografato qui accanto.
Dagli Stati Uniti si infittiscono le segnalazioni della sparizione del "corner PDA" dagli Apple Store, un numero crescente dei negozi direttamente gestiti da Apple sta sostituendo i palmari con accessori dedicati all'iPod.
Ormai anche per Palm (maggior rappresentante del settore oltre agli altri big che hanno sposato Microsoft con PocketPC) guadagna dalle vendite della linea Treo (palmari con funzioni telefoniche) e non più dagli altri PDA senza funzioni di telefonia cellulare.
Il settore è sempre stato in crisi in questi dieci anni di storia.
Il PalmPilot 1000 e 5000 debuttarono nel 1996 con 128 KB di memoria, un processore DragonBall @ 16 MHz e sistema operativo il Palm OS 1.
Solo una nicchia di amanti del genere sostiene di non poterne fare a meno.
Palm ha a listino i seguenti modelli: Zire 22, Tungsten E2, TX, LifeDrive, Treo 650 e Treo 700W (con sistema operativo Windows).
Sembra che Apple stia "vedendola lunga" come al solito e le motivazioni potrebbero essere due: o i PDA non sono più così interessanti per i frequentatori degli Apple Store, oppure Apple si appresta a lanciare un nuovo prodotto che potrà sostituire i palmari e, quindi, comincia ad eliminare la concorrenza dagli scaffali.
La terza ipotesi è che Palm stia per ampliare e migliorare il concetto del LifeDrive (di scarso successo, finora) per proporre un PDA, telefono, player multimediale, che andrebbe a erodere il mercato dell'iPod.