31 volte “pronto” per lo spot dell’iPhone
26/02/2007 07:00 CET
Apple ha trasmesso il primo spot pubblicitario dell'iPhone durante la premiazione degli Oscar sul canale statunitense ABC. Eccolo.
La pubblicità dell'iPhone di Apple è andata in onda alcune volte, poche ore fa, sul canale ABC, che questa notte ha trasmesso uno degli eventi televisivi dell'anno: la premiazione degli Oscar del cinema.
I 30 secondi dello spot sono costati ad Apple 1,7 milioni di dollari a passaggio ma l'appuntamento è seguito da circa 40 milioni di appassionati di cinema (38,8 milioni nel 2006).
La pubblicità comincia con un vecchio telefono nero degli anni 40/50 che viene inquadrato mentre squilla, saranno 31 protagonisti (umani e virtuali) della storia di Hollywood a rispondere, abbiamo riconosciuto: Lucille Ball, Jackie Gleason, Humphrey Bogart, Marlon Brando, Jerry Lewis, Marylin Monroe, Clark Gable, Peter Sellers, Steve McQueen, Richard Dreyfuss, Burt Reynolds, Betty Rubble (Flintstones), Robert Redford, Michael J. Fox, Harrison Ford, John Cusak, Audrey Tautou, Kevin Spacey, William Macy, Dustin Hoffman, Will Ferrell, Sarah Jessica Parker, Jeff Bridges, Billy Cristal, Cameron Diaz, Samuel Jackson, John Travolta, Robert de Niro, Ben Stiller, Michael Douglas e Mr Incredible.
Non si è trattato di un singolo "hello" corale (il nostro "pronto"), si notino alcune eccezioni come "bonjour", "hi", "how you doin' there" e "yo".
Al termine di queste apparizioni arriva un iPhone in primo piano (con AT&T indicato come carrier, al posto dell'ormai assorbita Cingular), segue la scritte "Hello", tipica di Apple fin dalla presentazione del primo Macintosh del 1984 e "Coming in June", per ricordare che in USA l'iPhone è atteso per giugno. Chiude il logo di Apple in campo nero, lo sfondo musicale è "Inside Your Head" di Eberg.
Non compare mai la scritta "iPhone", nonostante il recente raggiungimento dell'accordo con Cisco.
Sul sito di Apple il video è apparso ufficialmente al termine della diretta dal Kodak Theater. E' probabile che non vega mai ritrasmesso in televisione, vista la particolare caratterizzazione.