CFT: che Jobs venga a scusarsi
23/02/2007 23:00 CET
Qualche giorno fa, ad Austin, Steve Jobs era intervenuto definendo "un'idea pazzesca assicurarsi un impiego eterno degli insegnanti nella scuola di primo grado". Sotto accusa il sindacato degli insegnanti.
La notizie dell'invito è riportata da MacNN, sul sito della CFT non si trova traccia.
L'AFT Teachers PPC Meeting avverrà dal 28 febbraio al 2 marzo a Manhattan Beach.
Mary Bergman, presidente del sindacato CFT, ha preso carta e penna e ha scritto a Steve Jobs proponendogli le due alternative, per rimediare alla situazione creata. "Se non accetterà creeremo un premio e lo chiameremo Rotten Apple (Mela Marcia) e lo assegneremo a tutti quelli che credono che esista un'alternativa 'think different' rispetto alla scuola pubblica e al sindacato degli insegnanti" ha aggiunto Bergman.
Una risposta di Jobs ancora non è arrivata, forse non arriverà mai. Ci sbaglieremo ma il capo di Apple non cambierà il suo pensiero, non arriveranno smentite o richieste di precisazioni per essere stato frainteso. Potrebbe essere più facile vedere volare gli asini.
Storicamente i sindacati hanno avuto ben poco potere nelle aziende della Silicon Valley, dove le hi-tech company richiedono impegni in taluni casi estenuanti e in altri molto liberi di essere organizzati come meglio si crede. E' vero che si può restare a casa dalla sera alla mattina, è vero anche che le professionalità vengono premiate e trovare lavoro non è difficile.
Bisogna altresì notare che non necessariamente chi ha un contratto di lavoro a tempo indeterminato non si applichi per migliorare il suo impegno in quello che fa. Ognuno è differente.