Musica online a gonfie vele nel 2006

19/01/2007 17:30 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Variano i numeri a seconda delle fonti, ma comune a tutti c'è il dato estremamente positivo della crescita. La musica digitale è spesso illegale, ma in Italia si può condividerla. Il CD perde solo terreno ed iTunes è leader in molte aree. Aggiornato.

Variano i numeri a seconda delle fonti, ma comune a tutti c'è il dato
estremamente positivo della crescita. La musica digitale è spesso
illegale, ma in Italia si può condividerla. Il CD perde solo terreno ed
iTunes è leader in molte aree. Aggiornato.
 
Secondo Nielsen SoundScan International le canzoni in formato digitale comperate online nel 2006 ammontano a 675 milioni. Solo nell'area europea sono state 81 milioni.

Per l'IFPI – International Federation of the Phonographic Industry le canzoni vendute durante lo scorso anno ammontano a 795 milioni, con un aumento dell'89% per l'acquisto dei brani singoli… merito di iTunes Store, che a suo tempo ha tracciato il solco. Entro il 2010 il 25% della musica venduta a livello mondiale sarà digitale.

I cataloghi digitali raggiungono ormai i 4 milioni di canzoni a disposizione, attraverso 500 servizi presenti in 40 nazioni (170 dei quali, in 17 nazioni, censiti da SoundScan). Il 10% di tutto il mercato della musica è online; nel 2006 il fatturato è raddoppiato a 2 miliardi di dollari. I dati di IFPI indicano che in USA sono stati venduti 582 milioni di canzoni (+65% sul 2005). Il 20% della musica venduta online nel 2006 è comperata in Europa (UK con 53 milioni di singoli, Germania con 24 milioni di singoli, seguono Francia, Italia e Spagna). iTunes viene citato da IFPI come leader in USA e Francia.

In Italia il 39% della musica acquistata in digitale proviene dalla telefonia, il 26% sono suonerie per cellulari, il 14% sono singoli provenienti da store online, il 13% in altre forme e l'8% sono gli album comperati sugli store online.

Si comporta in modo simile all'Italia la Spagna con il 35% delle suonerie, il 32% acquistati via cellulare, il 16% in altre forme, il 13% con singoli da store online e il 4% gli album.

Spopolano le suonerie in Francia con il 41%, i singoli comperati da store online raggiungono il 20% e gli album il 15%, altre forme il 14% e infine il 10% sono gli acquisti via cellulare.

In Gran Bretagna leader delle vendite di musica digitale sono i singoli venduti da store online con il 38%, seguono altre forme con il 21%, gli album equivalgono al 20%, per le suonerie il 17% e un piccolo 4% i singoli comperati via cellulare.

Chi preferisce maggiormente acquistare singoli dagli store online sono i tedeschi con il 39% delle vendite, gli album raggiungono il 25%, le suonerie valgono per il 20%, le altre forme sono l'11% e il 5% i singoli comperati via cellulare.

Store online basati su abbonamento, come Rhapsody, Napster ed eMusic hanno raggiunto i 3,5 milioni di clienti in tutto il mondo (con maggioranza in USA), crescendo del 25% nell'ultimo anno. I servizi di abbonamento equivalgono al 7% di tutto il fatturato della musica online dei primi sei mesi del 2006.

IFPI, che riconosce il merito dei player portatili di musica digitale nel trainare il settore (e si lamenta del perdurare del mercato illegale, soprattutto imputabile ai servizi P2P), predice per il futuro una gran crescita della vendita dei file musicali digitali OTA – Over-The-Air attraverso la telefonia cellulare.

Gli smartphone con funzioni multimediali sono sempre più presenti nel florido mercato dei cellulari, è fresco il dato di vendite di Motorola per il 2006: 217,4 milioni di pezzi (i dati del leader Nokia sono attesi per settimana prossima), su un totale di 957 milioni di unità, rivelati da Apple.

Se a livello globale il 50% di tutta la musica digitale venduta passa attraverso la telefonia cellulare, in Giappone la quota sale al 90%! Per il 2007 la percentuale potrebbe salire grazie a produttori come Nokia e Sony Ericsson.

In Italia (dove le reti 3G sono usate da 24% della clientela) lo smartphone con funzioni musicali più popolare è il Nokia 6630, in Gran Bretagna (3G al 14%) e Germania (3G al 9%) il Nokia 6230i, in Francia (3G all'8%) il Samsung D500, in Spagna (3G all'11%) il Motorola V360 e negli Stati Uniti (3G all'8%) il Motorola RAZR V3. Fanno meglio dell'Italia per utilizzo delle reti di terza generazione solo la Corea con l'88% e il Giappone con il 53%.

Anche Apple si appresta ad entrare nel settore degli smartphone, con l'iPhone annunciato pochi giorni fa a San Francisco.

Apple non ha per ora affatto dichiarato che il prossimo iPhone potrà in qualche modo comperare e scaricare musica dalla rete cellulare. Ulteriori informazioni su questa eventuale funzione sono ancora tutte attese e da chiarire, da qui a giugno.

Una ricerca di Jupiter sottolinea che gli utenti di iPod sono più portati degli utenti generici di Internet a comperare regolarmente musica online, con un fattore di 3 a 1. In Europa il 16% di chi possiede un iPod compera ogni mese musica online, solo il 5% di chi possiede un altro player portatile lo fa regolarmente.

In un iPod o altro player da passeggio, secondo IFPI, il 14% di tutta la musica contenuta proviene da P2P non autorizzati o da siti che forniscono gratuitamente musica (piuttosto discutibile voler assommare questi due dati, ndr), la stessa percentuale è relativa alla musica comperata online.

Fare causa ai siti illegali è ritenuto un successo dalla IFPI, si citano i casi di KaZaA in Australia, Bearshare negli Stati Uniti, ZoekMP3 in Olanda, AllofMP3 in Russia e Kuro a Taiwan. L'IFPI ritiene che rippare gli streaming o le radio digitali è la nuova forma nascente di pirateria musicale.

Shakira, Nelly Furtado, Madonna, Gnarls Barkley e Red Hot Chili Peppers sono gli artisti più venduti nel nostro continente. La classifica di vendite di SoundScan per il 2006 è la seguente:

1) "Crazy" di Gnarls Barkley
2) "Hips Don't Lie" di Shakira con Wyclef Jean
3) "I Don't Feel Like Dancin'" di Scissor Sisters
4) "Chasing Cars" di Snow Patrol
5) "Sexyback" di Justin Timberlake
6) "Dani California" di Red Hot Chili Peppers
7) "Unfaithful" di Rihanna
8) "Maneater" di Nelly Furtado
9) "You Give Me Something" di James Morrison
10) "Ain't No Other Man" di Christina Aguilera
11) "One" di Mary J. Blige
12) "No Tomorrow" di Orson
13) "Patience" di Take That
14) "Promiscuous" di Nelly Furtado
15) "America" di Razorlight
16) "Who Knew" di P!nk
17) "Pump It" di Black Eyed Peas
18) "SOS" di Rihanna
19) "Beep" di Pussycat Dolls
20) "Because of You" di Kelly Clarkson

Ecco la lista completa dei rivenditori autorizzati di musica digitale, secondo la IFPI:

ARGENTINA: 10musica, Farolatino, Ubbimusica e Zapmusic

AUSTRALIA: BigPondMusic, ChannelGo, ChaosMusic, iTunes Store, JB Hi-Fi, MP3.com.au, Optus Zoo Music, NineMSN, Sanity.com.au e Soundbuzz

AUSTRIA: AonMusicDownload, Chello Music Zone, Connect, eMusic, iTunes Store, MSN Music, Music Networld, Musikladen e Preiser

BELGIO: Belgacom, Belgian Music Online, Connect, eMusic, Free Record Shop, iTunes Store, MSN Music, TuneTribe

BRASILE: Americanas.com, Antena 1, Brazil Telecom, BrTurbo, iMusica, MSN Music, Oi, Som Livre, Sonora, Submarino, UOL Megastore e Yahoo! Music

BULGARIA: M.Dir e Music.gbg

CANADA: Archambault, Bonfire@Futureshop, Connect, iTunes Store, MuchMusic, Napster, Puretracks, SympaticoMSN, Telus e Yahoo! Music

CINA: 9sky, A8, AigoMusic, QQ e Top100

COREA: Bugs, Cyworld, Dosirak, JukeOn, Maxmp3, MelOn, MTV, Mukebox, MusicOn, Muz, Oimusic, Tubemusic e Wavaa

DANIMARCA: Bilka, Box, CDON, Elgiganten, eMusic, iTunes Store, Jubii, MSN Music, MTV, Musikhylden, TDC Online e Urban Payload

FILIPPINE: Fliptunes

FINLANDIA: Biisi, CDON, eMusic, IltaSanomat Musiikki, iTunes Store, Lataamo Musiikki, Pepsi MaxMusic, MSN Music, NetAntilla, PHNet e Pop City

FRANCIA: Connect, E-Compil, eMusic, FnacMusic, iTunes Store, Magasin U, MSN Music, MTV, Starzik, Tiscali, Virgin Mega e Wanadoo

GERMANIA: AOL Music, Connect, eMusic, Freenet, iTunes Store, Media Online, Medion, MSN Music, Musicload, Napster, One4Music e Saturn

GIAPPONE: Excite Music Store, HMV Digital, goo Music Store, iTunes Store, LISMO, Moocs, Mora, MSN Music, Napster, OCN Music Store, OnGen, Rakuten Music, Download e Yahoo! Music

GRAN BRETAGNA: 7Digital Media, Bleep, Connect, eMusic, FOPP, HMV Digital, iTunes Store, Ministry of Sound, MSN Music, Napster, Tesco, Tiscali, TuneTribe, Virgin Digital e Wippit

GRECIA: eMusic, Go mp3, iTunes Store, mpGreek, Musicnow, Tellas Music e Virgin Mega

HONG KONG: Eolasia, iMusic, Moov, NWTmusic, O8Media e Soundbuzz

ISLANDA: Tonlist

INDIA: CrimsonBay, India Times e Soundbuzz

IRLANDA: Connect, easyMusic, eMusic, Eircom, iTunes Store e Wippit

ITALIA: Azzura Music, CD Rai, eMusic, iTunes Store, Libero iMusic, Messaggerie Digitali, MSN Music, MTV.it, Net Music, MediaWorld, Radio Deejay, RossoAlice, Tiscali, UnitedMusic e Vitaminic

LUSSEMBURGO: Connect, eMusic, Free Record Shop, iTunes Store e TuneTribe

MALESIA: Soundbuzz, Mexico, Beon e Tarabu

NUOVA ZELANDA: Amplifier, CokeTunes, Digirama e iTunes Store

NORVEGIA: CDON, Dagbladet, iTunes Store, Moox, MSN Music, MusicOnline, P4, Prefueled, SOL, the24 e TV2

OLANDA: Connect, Countdownload, Download.nl, eMusic, Freedownloadshop, iTunes Store, MusicMinutes, MusicStore, Planet, Tiscali, ToostMusic e TuneTribe

POLONIA: eMusic, iPlay, Melo, mp3.pl, Onetplejer e Soho

PORTOGALLO: eMusic, iTunes Store e SAPO

RUSSIA: AudioFind, Fidel, mp3.ru, Soundkey, Yanga e Zakachay

SINGAPORE: Pacific Internet, Singnet, Soundbuzz e Starhub

SLOVENIA: eMusic e Zabavaj

SPAGNA: Carrefour, eMusic, iTunes Store, Magnatune, MSN Music, MTV, MU4US, Terra Pix Box e Wanadoo Jukebox

STATI UNITI: Connect, eMusic, iTunes Store, MusicMatch, Napster,
Puretracks, Rhapsody, Soundbuzz, Digital, Univision, Urge, Wal-Mart,
Yahoo! Music e Zune Marketplace

SUDAFRICA: MSN Music, Musica e SAMP3

SVEZIA: Ahlens, Bengans, CDON, eMusic, Gunvor, Homedownloads, iTunes Store, MSN Music, Musicbrigade, Poplife, Skivhugget e Telia

SVIZZERA: Connect, Ex Libris, i-m Music Download, iTunes Store, MSN Music e One2Joy

TAIWAN: Ezpeer+, KKBox e Yahoo! Music

TURCHIA: MUZI e Powerclub.

Aggiornamento del 19/01/2007: secondo la sentenza numero 149 della Terza Sezione della Corte Suprema di Cassazione, depositata il 9 gennaio scorso, condividere file multimediali protetti da copyright non è reato se lo scopo di lucro non esiste. E' stato così risolto il ricorso alla sentenza della Corte d'Appello di Torino, che aveva condannato due ragazzi, gestori di un server FTP dell'associazione studentesca del Politecnico di Torino, in base agli articoli 171 bis e ter della legge sulla tutela del diritto d'autore (633/41). Il 171 punisce, chi duplica software per trarne profitto, senza il diritto di farlo, ma anche chi importa, distribuisce, vende, affitta o detiene prodotti dell'ingegno non contrassegnati con il "bollino SIAE". Il 171 ter ha le stesse finalità ma più specificatamente su prodotti multimediali come musica, filmati, opere letterarie, scientifiche o didattiche. Il primo articolo non ha trovato riscontro perché il download non è necessariamente una duplicazione (al massimo lo è il primo upload sul server), il secondo articolo pure perché non s'è configurato lucro per poter scaricare dal server tali contenuti. Il presidente della SIAE ha così commentato: "l'uso personale è l'unico consentito dalla legge senza preventiva autorizzazione dei detentori dei diritti […] la disposizione della Cassazione ci lascia quindi perplessi". L'ex ministro degli Interni Roberto Maroni aveva dichiarato in una puntata dello scorso novembre di "Otto e mezzo" su La 7 che la normativa sul diritto d'autore andava modificata, perché non sufficientemente moderna.



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