Bill O’Reilly: l’America va a rotoli per gli iPod e la PS3

20/11/2006 22:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Il controverso commentatore del canale Fox News si scaglia sulla tecnologia nell'ultimo podcast. Nel mirino gli iPod e le PlayStation 3.

Il controverso commentatore del canale Fox News si scaglia sulla tecnologia nell'ultimo podcast. Nel mirino gli iPod e le PlayStation 3.
 
L'anchorman di punta di Fox News Channel è Bill O'Reilly, un giornalista che divide le folle, i suoi telespettatori o lo odiano o lo amano.

01204b_oreillyipodNe ha combinata un'altra delle sue, a leggere GamePolitics, un sito che si occupa di tenere traccia di come la politica influenzi i videogiochi e viceversa.

Durante l'ultimo podcast "Talking Points Memo" il provocatore newyorkese caccia nell'angolo quelli che usano iPod, quelli che fanno file di ore per una PlayStation, quelli che amano i computer o che adoperano tutti i giorni la tecnologia… gentaglia incapace di mettere una parola dietro l'altra e sostenere un qualunque argomento.

E' un unico pastone il suo discorso, magari condivisibile da qualcuno.

Il suo pensiero sulle "macchine": "l'America va a rotoli a causa delle macchine […] una volta per fuggire dalla realtà bastava ubriacarsi o drogarsi […] adesso non è più necessario. Ora tutto quello che vi serve è un po' di soldi per comperare delle macchine […] I giovani sotto ai 45 anni non hanno più i piedi per terra, sono scollegati dalla realtà. Non hanno idea di che giorno sia, se fa caldo o freddo, che faccia ha il loro vicino di casa. Non sanno un bel niente […] sono costantemente allietati dalle macchine. Vivono nella loro personale realtà".

O'Reilly sul debutto della PlayStation 3: "la gente si è messa in file per ore pur di comperarla per 600 dollari […] molti ne sono ossessionati, schiavi come con l'oppio, le droghe, l'alcol […] è un grosso problema […] cambierà ogni cosa di questo paese".

Infine belle parole anche per l'iPod: "non ce l'ho e non ne voglio uno […] se la ragione principale della tua vita sono queste cose, le macchine […] per l'America è solo un altro fattore negativo […] ma avete mai parlato con questi imbranati fanatici del computer? Riuscite ad avere una conversazione con loro? Sono proprio preoccupato per gli Stati Uniti perchè, credetemi, i jihadisti mica giocano ai videogiochi. Questi ammazzano veramente la gente".



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