L’anti-spam delle telefonate, Google riconosce i rompiscatole

13/07/2011 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Al capolinea i venditori spregiudicati con il nuovo servizio introdotto in Google Voice, che però resta ancora limitato al nord America.
Se qualcuno odia la posta elettronica è anche perché invasa da venditori di pillole miracolose, venditori di orologi falsi, truffatori delle catene di sant’Antonio, truffatori delle lotterie miliardarie inesistenti, gente che pretende di trovarvi l’anima gemella, spacciatori di fumo in senso generale.

Ma da tempo immemore c’è chi odia lo squillo del telefono, perché dall’altra parte del ricevitore potremmo ascoltare: “vorremmo fare un sondaggio”, “le proponiamo il nostro vino”, “perché non passa alla nostra telecom”, etc. Il problema lo vuole risolvere Google con Google Voice.

Il servizio, ex GrandCentral, che ancora funziona solo per gli utenti dei numeri statunitensi o canadesi si propone come unificatore di tutti i vostri numeri ed operante esclusivamente come economico VoIP agli steroidi. C’è anche per iOS (dopo 16 mesi d’attesa) dal novembre scorso.

Google ha spiegato che il telemarketing può cominciare ad andare in pensione con Google Voice, visto che è stata introdotta una nuova funzione per riconoscere ed estromettere lo spam telefonico.

Il filtro è in parte automatico ed in parte in grado d’imparare dalle segnalazioni dell’utente, creando blacklist di scocciatori che non daranno più fastidio con telefonate, SMS o messaggi in segreteria. Altro che Registro delle Opposizioni o simboli sugli elenchi telefonici che nessuno rispetta, non vediamo l’ora dello sbarco di Google Voice anche nei mercati internazionali.

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