Jon Rubinstein fa leggere le recensioni del TouchPad ai suoi
04/07/2011 07:01 CET
Volontà di migliorarsi, accettando anche le critiche più velenose perché un fondamento di verità ci sarà pure. Aggiornato.
Venerdì sono iniziate le vendite di TouchPad, il tablet di HP (Palm) che dovrebbe scalfire il regno incontrastato dell’iPad.
Dalle prime recensioni sono arrivate parecchie critiche, ma non sono servite solo a vendere giornali, non cadranno nel vuoto grazie a Jon Rubinstein.
L’ex dirigente di Apple e CEO di Palm, prima dell’assorbimento da parte di HP, ha scritto ai suoi progettisti del TouchPad ed ha chiesto che si studino bene, come minimo, la recensione fatta sul New York Times da David Pogue.
TouchPad ed il suo webOS 3 non solo vengono surclassati dall’iPad, sotto ogni aspetto, ma pure i prodotti che fanno uso di Android, come i tablet di Motorola e Samsung, hanno più punti a favore.
Ma si tratta di “una maratona, non uno sprint” la strada che deve percorrere HP in questo settore, quindi c’è la coscienza di dover avere molta pazienza e tenacità. Rubinstein ricorda bene le prime critiche a Mac OS X ma nota anche come ora il sistema operativo, dopo 10 anni, sia al top. HP spera che ci voglia meno tempo.
Il creatore dell’iPod, quasi 10 anni fa, è cosciente che il nuovo tablet di HP ha problemi da risolvere e molti si sono appunto evidenziati nelle recensioni, ma prende seriamente il giudizio dei critici e non vuole che il pubblico ne trovi riscontro anche in futuro.
A Cupertino, dove si impedisce (seppur implicitamente) ai dipendenti di informarsi sui siti di notizie specializzate su Apple, avranno lo stesso spirito di auto-critica per Final Cut Pro X?
Aggiornamento dell’11/07/2011: HP ha decretato la fine di Palm, il percorso arriva a compimento con l’annuncio di oggi. Stephen DeWitt passa dal comando della divisione America alla gestione della nuova webOS Global Business, mentre Jon Rubinstein va a capo della Personal Systems Group.