C’era già una iCloud Communication, ora Apple che farà?

10/06/2011 23:30 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Sarà un cactus piuttosto appuntito quello che Apple dovrà affrontare in Arizona, con questa nuova disputa sul nome.
The Next Web ha scoperto che per Apple l’uso della denominazione iCloud sarà un’altra strada in salita.

23-11241b_icloudcommunicationsLa iCloud Communications di Phoenix (Arizona), specializzata in servizi VoIP dal 2005, ha fatto causa ad Apple per l’uso del nome, che tra l’altro coprirebbe servizi piuttosto simili e già esistenti.

Apple ha citato per la prima volta (forse non a caso) iCloud lo scorso 31 maggio, a pochi giorni dalle spiegazioni ufficiali di cosa sia iCloud. Eppure se ne parlava da oltre 1 mese prima, dopo l’acquisizione dalla svedese Xcerion (che è passata a CloudMe) del marchio e dominio.

La registrazione del marchio è avvenuta sia in Europa che in USA per molte categorie di prodotti. Invece pare che iCloud Communications non avesse registrato il marchio, comunque tutelato dalle leggi vigenti.

Lo scopo di iCloud Communications è di bloccare l’uso del nome iCloud da parte di Apple, la distruzione del materiale promozionale e un compenso monetario. Sarà un altro salasso per Apple come ai tempi di iPhone, iPad e tante altre denominazioni lanciate senza troppo curarsi dei diritti altrui, perché tanto si conosceva chi avrebbe vinto, alla fine.



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