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Grazie per la boutade terroristica sui “cellulari pericoli”
01/06/2011 09:00 CET
di Fabio M. Zambelli
Okay i titoli sui giornali ed i servizi nei giornali nei TG della sera ci sono stati, adesso però gettiamo un po’ di acqua sull’inutile incendio creato nel giorno in cui, invece, dovevano essere spente le sigarette.
Ieri era il 31 maggio, giornata mondiale dello stop al fumo. Ma l’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità invece di fermare l’ascesa delle sigarette ha voluto foraggiare la stampa che punta tutto sull’approssimazione, con un po’ di terrorismo l’ascesa della telefonia mobile: le frequenze radiomagnetiche dei cellulari possono causare un tumore al cervello denominato glioma.
La ricerca AIRC – Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro firmata dal dottor Jonathan Samet si limita a dire che “potenzialmente” esistono conseguenze per la salute pubblica dalla classificazione 2B “possibly carcinogenic to humans” della telefonia cellulare e che servono studi sul lungo termine, ma che nel frattempo si possano prendere misure pragmatiche di riduzione all’esposizione usando dispositivi viva voce.
I 5 miliardi di utenti dei telefoni cellulari (limitandoci al conteggio delle versioni GSM) non hanno smesso di usare il loro mezzo di comunicazione preferito, nonostante i proclami da telegiornale che deve sviare il pubblico dalle notizie importanti. Per non parlare del tanto inchiostro che oggi sarà sprecato sui giornali di mezzo mondo.
La GSMA – GSM Association (che ha da poco ristretto a 6 città la scelta della prossima sede dell’importante Mobile World Congress dal 2013 ad Amsterdam, Colonia, Milano, Monaco e Parigi, oppure il rinnovo di Barcellona) ha risposto: “la classificazione suggerisce che il pericolo è possibile, non che sia probabile […] nello scorso decennio oltre 30 autorità hanno concluso che gli attuali standard di sicurezza sono sufficienti ad assicurare alle persone una buona salute”.
In attesa di vedere il crollo dei consumi di caffè e sottaceti (tutti in classe 2B), continuiamo pure ad usare cum grano salis i telefoni portatili. I più preoccupati possono sempre indossare le mutande anti-radiazioni che Andreas Sallmann ha inventato nel 2007 nel cantone svizzero di Turgovia.