SACOM: “l’esplosione di Foxconn non è stata accidentale”
23/05/2011 16:30 CET
Il gruppo di protesta accusa i “livelli allarmanti di insicurezza” della fabbrica costruita in tempi record a Chengdu.
Riguardo all’esplosione nell’impianto Foxconn di Chengdu, che finora ha ucciso 3 lavoratori e ferito altri 15, abbiamo chiesto il parere di SACOM – Students & Scholars Against Corporate Misbehaviour.
Chi ha già organizzato proteste contro Foxconn non ha un buon giudizio della mega-azienda di Terry Gou ed, anche in questo caso, accusa il fornitore di Apple.
Nel lungo comunicato odierno che vedete accanto (cliccare per ingrandire), si legge: “condanniamo fortemente Foxconn per la negligenza di questa azienda nel mantenere la sicurezza del lavoro nell’impianto. L’esplosione non è accidentale. SACOM ha fatto notare il problema della polvere d’alluminio nel reparto pulizie fin dall’inizio del mese. Sfortunatamente Foxconn ha fatto finta di non sentire quello che avevamo trovato”.
Per SACOM, che ha visitato la fabbrica nel Processing Zone di Pi County a Chengdu tra marzo ed aprile, la produzione degli iPad per Foxconn verrebbe prima delle vite dei lavoratori. “La sottilissima polvere d’alluminio è respirata quotidianamente dagli operai, nonostante le mascherine, indipendentemente che sia stata la causa dell’esplosione oppure no, la salute dei lavoratori non è preservata adeguatamente”.
L’intero impianto, nato dopo la decisione della scorsa estate di spostare gli operai in questa nuova sede, è sorto in un tempo record di 76 giorni e chissà con che livello di sicurezza?
SACOM chiede ad Apple e Foxconn:
1) di rilasciare la lista delle vittime e che si scusino con le famiglie
2) d’istituire un gruppo d’investigazioni indipendente per scoprire le cause e comunicarle
3) di trattenere il management responsabile dell’esplosione
4) di compensare e dare immediatamente assistenza ai parenti delle vittime
5) di lavorare con i gruppi dei diritti ai lavoratori che si occupano della sicurezza a Foxconn, assicurando training, esami medici e protezioni adeguate per i lavoratori.
La foto a fondo pagina mostra i parenti delle vittime che attendono notizie dai sanitari.