Prime scosse del terremoto contro i pesci piccoli nell’App Store

13/05/2011 21:30 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Invece di fare causa ad Apple il detentore di un particolare brevetto ha scritto a vari produttori indipendenti di applicazioni, minacciando di fare causa. Aggiornato.
Piccoli sviluppatori di software per l’App Store stanno ricevendo in queste ore minacce legali da Lodsys, proprietaria di 4 brevetti in croce ed in particolare del numero 7.222.078.

19-11085b_inappbrevettolodsysNei documenti recapitati si accusano i singoli sviluppatori di aver utilizzato, nelle loro applicazioni, un meccanismo di acquisto in-app che sarebbe coperto dal generico brevetto “methods and systems for gathering information from units of a commodity across a network”.

La società si guarda bene dal fare un’unica minaccia ad Apple, che quel sistema di acquisto lo ha studiato e messo a disposizione di chi vuole realizzare software per i dispositivi iOS. Gli sviluppatori (segnalati da Cult of Apple, Mac Rumors e Macworld), per lo più atterriti ed inadeguatamente preparati con una schiera di legali, hanno 3 settimane di tempo per dare una risposta a Lodsys, sennò si passerà in tribunale.

D’altronde nel paragrafo 6.2, del contratto che firmano gli sviluppatori con Apple, si legge che tutta la responsabilità di violazione di eventuali brevetti è a carico del creatore delle applicazioni.

Aggiornamento del 16/05/2011: Lodsys rivendica il diritto di chiedere a terze parti una licenza d’uso per i brevetti che Dan Abelow ha inventato nel 2004. 5.750 dollari dovrebbero essere pagati annualmente per ogni applicazione che guadagna 1 milione di dollari all’anno. Apple (come Google e Microsoft) ha già in corso il pagamento delle licenze per questi brevetti, ma ogni sviluppatore deve provvedere da solo se li impiega.

Aggiornamento del 17/05/2011: al Guardian hanno saputo che Apple starebbe investigando il problema.



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