Microsoft ci ha tolto di torno Rustock
21/03/2011 07:02 CET
30 miliardi di messaggi email indesiderati in meno affliggeranno la nostra posta elettronica.
L'”Operation b107″ è andata a buon fine sul finire di settimana scorsa.
La collaborazione tra le autorità statunitensi, quelle olandesi, le cinesi, gli esperti di FireEye, la casa farmaceutica Pfizer (produttrice del noto Viagra, protagonista indiscusso dello spam, assieme ad altri medicinali contraffatti come Aricept, Celebrex, Lipitor, Norvasc e Zoloft) e la Digital Crimes Unit di Microsoft ha sventato il botnet che infettava tutti con il malware Rustock.
Uno dei grandi protagonisti dell’invio del 47,5% dei messaggi indesiderati (nel 2010) era strutturato su 4 livelli ed aveva 26 server sparsi in tutto il mondo, quelli statunitensi erano collocati a Columbus, Chicago, Dallas, Denver, Kansas City, Scranton e Seattle. Con finte lotterie e vendite di farmaceutici online hanno tentato di trarre in inganno milioni di impreparati utenti.
Si calcola che ci siano 1 milione di PC infettati da Rustock, potenzialmente in grado di proliferare 7.500 messaggi in 45 minuti, con l’attivazione in remoto, per far abboccare all’amo quanti più navigatori di Internet.