ENPA: libertà per gli editori europei sugli abbonamenti in iPad

07/02/2011 19:30 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Un’altra associazione di editori europei protesta per le imposizioni di Apple sul nuovo modello di business per iPad.
Dopo la pubblicazione delle nuove clausole del contratto di App Store, che modificano il modo d’abbonarsi a giornali e riviste, obbligando al passaggio esclusivo per l’in-app di Apple (che si tiene il 30% del costo), gli editori europei si erano lamentati attraverso INMA Europe.

Ora l’associazione non profit ENPA – European Newspaper Publishers Association, che raccoglie 5.200 testate in 23 paesi europei, si unisce nella lotta. Una lotta che porta certamente chiarezza per gli utenti, non più costretti a pagare con i sistemi più strani gli abbonamenti, ma che certo toglie guadagni a chi non aveva idea che a Cupertino avrebbero modificato le regole (Apple insiste che “le linee guida non sono cambiate“).

Le “condizioni restrittive” chieste da Apple proprio non vanno giù, il direttore esecutivo Francine Cunningham scrive: gli editori vogliono offrire ai propri lettori una serie di opzioni d’abbonamento, incluse la combinazione tra giornali stampati e giornali elettronici; se si toglie il collegamento diretto tra lettori ed editori ci perderanno entrambi; gli editori devono poter essere liberi di negoziare il sistema di pagamento migliore per le pubblicazioni digitali.

Secondo l’agenzia AP – Associated Press gli editori di Belgio, Francia, Germania, Italia ed Olanda hanno ricevuto lettere da Apple nelle ultime settimane, che informavano sul cambio.

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