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Google sfonda l’embargo all’Iran e porta i suoi software
19/01/2011 13:00 CET
di Fabio M. Zambelli
Il nulla osta USA per alcuni software, ora esportabili nel paese arabo, sotto sanzione.
Che le sanzioni imposte dal 1987 all’Iran dagli Stati Uniti siano rispettate è una barzelletta che non fa ridere più nessuno, volendo in quel paese oppresso si trova ogni prodotto (materialmente inteso) made in USA, basta pagare.
Tuttavia, almeno formalmente, Google entra ora in Iran dalla porta principale grazie alle nuove licenze date dal Dipartimento del Tesoro statunitense.
Per aiutare i dissidenti al regime i software come Google Earth, Picasa e Chrome saranno disponibili in Iran, ma ancora non scaricabili dagli IP dei palazzi governativi.
La certezza che il colletto di Mahmoud Ahmadinejad non vada a stringersi su chi si oppone politicamente Google non può darla, ma prova a fare questo passo nella direzione della maggiore democrazia, partendo da Internet.