Declino inesorabile per Myspace, dimezzato il personale
11/01/2011 22:00 CET
500 licenziati per colpa di un social network che non solo non è decollato ma ora è in picchiata. E’ in vendita. Aggiornato.
Non vanno bene le cose a Myspace, il social network ad alto contenuto musicale che era partito come sfidante di Facebook ed ora è invece usato da un numero marginale di utenti.
Il sito è stato rinnovato, solo graficamente, a fine ottobre ma la sostanza non è cambiata e l’ultima mossa che si temeva è stata confermata dal CEO Mike Jones: “la significativa ristrutturazione che porterà al licenziamento del 47% dei dipendenti in tutte le divisioni a livello mondiale, circa 500 persone”.
La società comperata nel 2005 dal gruppo News Corp di Rupert Murdoch impiega circa un centinaio di addetti sui principali mercati internazionali (Australia, Germania e Gran Bretagna), questi andranno ad operare sotto la direzione di Fox Networks.
Myspace ha guadagnato qualche utente su piattaforma mobile, totalizzando tra novembre e dicembre 22 milioni.
Già nel 2009 News Corp aveva falciato molti dipendenti di Myspace.
Ammesso e non concesso che News Corp voglia vendere Myspace, chi è disposto all’acquisto?
Aggiornamento del 13/01/2011: i responsabili di News Corp fanno sapere che per Myspace si sondano varie possibilità come la separazione, la fusione o la vendita.