Grana giapponese per l’iPhone, a tutela dei minori
05/01/2011 17:00 CET
I carrier nipponici dovrebbero assicurare ai genitori dei minori dotati di un telefono cellulare che esiste un sistema per il controllo dei contenuti raggiungibili online, ma per l’iPhone non c’è niente del genere. Aggiornato.
Grazie a Mobile Crunch arriva alla nostra attenzione quello che riassume il quotidiano giapponese Mainichi Daily News: il ministero delle comunicazioni chiederà a SoftBank ed Apple di adeguarsi alle normative locali, riguardo alla tutela dei minori con un telefono cellulare capace di andare online.
L’iPhone, che è un’esclusiva appunto di SoftBank in Giappone, non è dotato di alcuna restrizione ai tipi di contenuti, che invece è presente in altri dispositivi analoghi. Come ha sottolineato anche l’operatore telefonico locale è difficile che si possa trovare una soluzione per il telefono di Apple.
La 青少年が安全に安心してインターネットを利用できる環境の整備等に関する法律 è stata approvata nel giugno 2008. La legge in Giappone è piuttosto restrittiva per quel che riguarda l’uso di Internet da parte dei ragazzi con meno di 20 anni (da quelle parti non è 18), i casi che avevano mosso verso questa legge erano stati correlati ad alcuni suicidi.
Fa specie che in Giappone si accorgano solo ora di questo insufficiente controllo dell’iPhone.
Aggiornamento del 18/01/2011: secondo quanto riporta il Wall Street Journal la procedura per l’installazione post-vendita del software nell’iPhone giapponese c’è, ma il sistema sarebbe troppo complicato ed inefficace. Le autorità hanno chiesto ad Apple di prendere atto perché questo è l’unico telefono cellulare in Giappone che non ottempera alle regole, tuttavia viene precisato che non esistono penalità se non si rimedierà.