Aumenti britannici per la nuova IVA al 20%

04/01/2011 08:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001L’Unione Europea è sempre una teoria per l’azienda di Cupertino, le differenze con i paesi che già pagavano il 20% di IVA non è omogeneo. Aggiornato.
Un altro paese che viveva un po’ troppo sfarzosamente rispetto alle realtà delle cose era la Gran Bretagna, la crisi ha colpito anche da loro e da tempo si era ormai deciso che con l’anno nuovo sarebbero aumentate le tasse.

L’IVA locale (VAT) è infatti passata dal 17,5 al 20% ed era attesa una reazione di Apple sui prezzi dei prodotti. E’ successo poche ore fa.

L’Apple Store Gran Bretagna ha modificato i prezzi, tra l’hardware principale riassunto nella “vetrina” centrale del sito vediamo gli aumenti principali.

Si noti che anche le spedizioni sono di conseguenza aumentate, nel senso che adesso il minimo dell’ordine per ottenerla gratuitamente sale da 78 ad 80 sterline (equivalenti a circa 93 euro, pur sempre meno dei 120 euro richiesti in Italia). Pensate che in USA l’ordine minimo per la spedizione gratuito è l’equivalente di meno di 38 euro ed in Australia sempre gratis!

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Qui sopra vediamo i vecchi prezzi con l’IVA al 17,5% e qui sotto quelli aggiornati, abbiamo indicato in rosso solo le variazioni.

Il confronto con l’Apple Store Italia, dove le tasse al 20% ci sono da un pezzo, riserva qualche sorpresa.

Il prodotto che resta estremamente più conveniente rispetto all’Italia (dove sappiamo dall’estate scorsa che Apple si è particolarmente accanita per ragioni mai spiegate) è l’iPhone. A Londra si compera per 428 sterline (equivalenti a 498 euro) mentre a Roma costa 539 euro, senza contratto.

Più conveniente in Italia è l’iPad, che costa 12 euro meno del nuovo prezzo UK. Tutto il resto della gamma iPod risulta lo stesso meno costoso in Gran Bretagna, anche dopo l’aumento. Idem per poco anche l’Apple TV. La convenienza rispetto al prezzo italiano non c’è sui Mac portatili e Mac mini, da noi si risparmiano da 10 a quasi 40 euro per i vari modelli base, tranne che per l’iMac e Mac Pro, meno costosi in Gran Bretagna.

Aggiornamento del 04/01/2011: abbiamo corretto la prima grafica, inizialmente contenente solo una parte di prezzi corretti, chiediamo scusa dell’errore.

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